Gliel’aveva detto anche Gentile: sindaco? Lascia perdere, Rudy, non fa per te. Saresti un perfetto assessore alla cultura. Regionale, ovviamente, perché quello comunale è inarrivabile.
Bisogna aspettare le due di notte per le confessioni, e più di qualcuno non ce la fa, complice anche il combinato disposto di un intervento durissimo da reggere di un consigliere leghista seguito a stretto giro dai dodici minuti e cinquantadue secondi di Ziberna che stroncano gli incerti in maggioranza e li convincono definitivamente ad abbandonare l’aula. Rhoudinì se la canta e se la suona, trattandosi di orchestra filarmonica. Un quarto d’ora scarso di puro autooretismo, a difesa del suo pupillo e dell’importanza della nascitura orchestra regionale, a cui hanno aderito già “tutti i comuni della regione che hanno aderito” (quattro, ndr) per la vita culturale della città.
Eh sì, perché l’oggetto del contendere, alle due di notte, è un tema di fondamentale importanza per il futuro della città: l’adesione del comune alla fantasmagorica “filarmonicadistocazzo”, 1500 euro per entrare come socio fondatore, e in omaggio solo per te e solo per oggi una batteria di pentole. E Ziberna, che sull’aeroporto era in modalità aereo, disabilitato, ci regala i 12 minuti che consentono a Gentile di dargli dell’inetto come sindaco e di far notare a Obizzi che per lui non c’era stata nemmeno mezza parola di difesa quando poco prima praticamente tutti ne avevano chieste le dimissioni, e quindi in un sussulto di orgoglio, ad averlo, avrebbe fatto un gesto nobile a rassegnare lui, le dimissioni. Un modo elegante per dirgli, se pensava di averla scampata, che ce n’è di gente che scalpita per il suo posto, anche dentro al suo stesso partito.
Così, ‘sto giro, tocca all’assessore ai like il pollice verso della bocciatura della delibera: alla chetichella, per non svegliare chi ha il sonno pesante e in certi momenti tira anche due russate, uno alla volta i consiglieri di maggioranza vanno a nanna.
Ziberna conta, male. Secondo lui con Portelli fan 21, in realtà invece son 20 e non bastano per il numero legale. Glielo dicono, i pochi rimasti. Lui, niente, titanico si schianta di nuovo, da socio fondatore a socio affondatore è un attimo.
Svegliate chi dorme, che si chiude baracca e burattini. Altra delibera cassata. Altro assolo di tromba. Altra figuraccia. E la chiamano maggioranza. Andrea Picco
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