La festa della Repubblica è qui, nella piazza che unisce due città e due stati. Parafrasando il crociano “non possiamo non dirci cristiani”, non possiamo non dirci antifascisti, con la doppia negazione che afferma una verità incontestabile: da lì veniamo, punto.
E la festa si fa mangiando insieme, italiani e sloveni, proprio lì dove qualche idiota rimetterebbe il muro. 700 persone, set te cen to, che a sillabarlo rende la portata, se tte ce nto per i leghisti che ci leggono. Neanche un mese dopo, ancora la piazza piena, piena di gioia e voglia di stare insieme.
Bambini, ragazzi, giovani e meno giovani: ma quanto bello è stare insieme con la sola musica delle voci indistinte delle persone? Quanto bello è vedere i sorrisi della gente? Ormai quella piazza è il luogo di chi guarda al futuro.
Per questo, la prossima volta saremo il doppio. E tu, Tish, l’hai fatta già cantare: era l’ultima carta, l’hai giocata male. Andrea Picco
Bellissima serata di pace, di dialoghi costruttivi, di antifascismo internazionale. Un grande grazie a chi ha organizzato, a chi ha lavorato tanto per far sentire tutte e tutti a proprio agio. Credo sia la strada giusta per contrastare la deriva disumanizzante del razzismo neofascista ed egocentrico. Grazie, hvala vsem, thank you. Andrea Bellavite