“Ci affidiamo ai sei patroni di questa Europa” disse, e snoccioló: San Benedetto da Norcia, Santa Brigida di Svezia, Santa Caterina da Siena, Santi Cirillo e Metodio, Santa Teresa Benedetta della Croce”. Poi venne il momento dell’Immacolato cuore di Maria. Poi il bacio calabro ai santini. Ieri, infine, il bacio al rosario in senato, avemariagratiaplenadominustecum…
In un mese, da crociato con lo “spadone de fori” che chiede alla folla pieni poteri da unto del Signore, a nostro signore dell’ipocrisia, una specie di vecchietta che alla parola cazzo tira fuori scandalizzata il rosario all’uopo, orapronobispeccatoribus.
Finisce in farsa il machismo di Salvini, che ritira persino la sfiducia: il celomoscismo in scena a palazzo Madama. Mostra di che pasta è fatto, quella del Capitano appunto, per denti sensibili alle botte. Sembra Fracchia, com’è umano leih, talmente sottomesso da far fare a Conte la figura dello statista, uno che fino a un minuto prima di sta crisi gli aveva firmato di tutto e ora gli dice cat ti vo ne che non sei altro.
È una crisi comica, in cui Matteo nel suo personalissimo calvario si autocrocifigge. E dopo tre giorni chi ti risorge? L’altro Matteo! E questa sarebbe la buona novella, aiutooooo, del governo del cambiamento… Che, per inciso, cade sul pretesto della tav, che in teoria nessuno dei due governati voleva e che voleva solo il pd, e che è servita ai due vicepremier per diventare i “capponi di Renzi”.
Adesso, consultazioni. E il ruspante senza ruspa sgrana rosari, per non tirar madonne. Ofelé, fa ‘l to mesté, gli direbbero i suoi concittadini. Governare? Non è roba per te, e i rosari non c’entrano, non servono, non bastano. “Papeete” Satan Aleppe: un inferno, quando vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, ossia un governo che tira avanti fino in fondo, almeno fino al 2022.
Finirà, c’è da scommettere, andreottianamente: un democristiano a palazzo Chigi e un altro tra tre anni al Colle E il Capitano di sventura, da ministro dell’interno, si farà finalmente ministro del Signore, in nomine patris et filii et spiritus sancti. Amen. Andrea Picco
Rispondi