Si potrà bere anche a casa Rassauer. Eravamo preoccupati, perché in città i luoghi di mescita scarseggiano. Invece, il colpo di genio: un’enoteca. Accanto, il museo del vino. Fai altri tre metri, e ti serve direttamente l’assessore ai grandi eventi nel suo locale appena aperto.
Il castello, da luogo divino a luogo di vino. Ma anche le ciclabili contribuiranno al turismo enogastronomico, son parole sue. Per dire che è un po’ monotematico, abbiamo nell’ordine birre, pizze, dolci e gusti, tutti rigorosamente di frontiera, per non citare le imperdibili giornate del gorgonzola.
Mangiare tanto e bere ancor di più. A promesse, ecco la giornata tipo. Si va su in ascensore, inaugurato nel 2018. Tra un tratto e l’altro, son tre per arrivare su, si beve qualcosa. Allunaggio al bastione fiorito, pronto nel 2019, si beve qualcosa, poi visita al museo del vino con la carta unica dei musei, in vigore anch’essa dal 2018. Bevuto qualcosa, si passa a degustare in casa Rassauer o, perchè no, alla lanterna d’oro, c’è già dal 2018 l’ok della Regione a ridarcela. Mangi qualcosa, poi visita al castello, veloci però perché chiude. Foto con i figuranti di Oreti, “Caliceto” dall’assessore, uno spettacolo al teatro tenda, il cartellone non è mai stato ricco come quest’anno, e poi giù, per lanciarsi nella folle notte dell’aeroporto, tra migliaia di giovani, la movida goriziana che non dorme mai. All’alba, ti rilassi a Isonzo beach e poi fai due passi a central park. Il cuore Gorizia. Come NY, ma con meno negri”. Andrea Picco
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