Ieri nella sede del PD qualcuno ha messo nella cassetta delle lettere un topo morto.
Si tratta di un gesto stupido e violento che si somma a tutti gli atti che si susseguono quotidianamente come le aggressioni a chi indossa magliette di un cinema romano, i cortei di neo fascisti, gli incendi di sedi, le minacce ai giornalisti che fanno il loro lavoro e agli insegnanti che non hanno le stesse idee del capitano, lo spregio delle istituzioni.
Tanti costanti slittamenti verso un clima autoritario, dove chi si oppone viene intimidito e insultato con l’appellativo di “zecca rossa” tipico della destra estrema.
Ma questo non fa che rafforzare l’idea che contro chi avvelena i pozzi e ci vuole far tornare al secolo scorso la nostra battaglia sarà unitaria e sempre più incisiva su tutti i fronti. Anna Di Gianantonio
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