“Ma lei, che lavoro fa?” Oggi, la tentazione di rivolgere all’assessore al patrimonio la domanda che lui fa di solito quando non sa più come rispondere, è fortissima. Di sicuro, sull’edilizia scolastica, il nostro di castroni ne ha presi in questi due anni, e poco importa se su altri castroni potrebbe tenerci un trattato, da buon forestale. Perco, Frinta, via Lasciac ieri. Tutte sue competenze, le prime due trattate da incompetente, l’ ultima di ieri almeno superficialmente.
Alla Perco il giorno della sua riapertura frettolosa era talmente tutto a posto che dopo hanno praticamente dovuto richiudere e rifare metà scuola. Un Sindaco normale gli avrebbe detto grazie di tutto e arrivederci, ma appunto non è il nostro caso.
Sulla Frinta, rispondendo a due mie interrogazioni in due consigli diversi, aveva detto che i lavori non sarebbero stati fatti prima della prossima estate, non essendoci urgenza. Smentito chiaramente nel corso dell’estate perchè le “fibre killer”, come le chiama il piccolo – che senza citare le due interrogazioni fa sembrare che il comune abbia fatto un bel lavoro – paventate da me c’erano eccome, e la scuola andava sistemata subito, altroché l’anno prossimo, anche perchè i pavimenti erano in quelIe condizioni da anni, come avevo sommessamente fatto notare in passato.
Ieri, via Lasciac era ancora un cantiere, e delle manutenzioni degli edifici scolastici si occupa il suo assessorato. Il problema sta nel fatto che i lavori andrebbero calendarizzati un po’ meglio, per non trovarsi le maestre a pulire il giorno prima del primo giorno di scuola, e magari un controllo a fine cantiere lui o chi per lui lo dovrebbe anche fare.
Quindi, caro assessore, ma quando torna a fare il suo lavoro, lei?
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