Sono anche sfortunati. Il giorno dopo mezzo nordest ha il mare in salotto e la Regione vota che sì, è emergenza climatica, potrebbe piovere per sempre. Ma a Gorizia non c’è il mare, e per una maggioranza di liberi pensatori
senza pensiero e senza pensieri va tutto bene, madama la marchesa.
Allora oggi imbandiamo Casa Rassauer a pane e salame e un bicchiere di quello buono, dice il sindaco in un articolo da voto cinque. Il bicer elevato a categoria politica, unica unità di misura dell’operato amministrativo, anche oggi dev’essere pieno.
Cercasi 600mila euro in regione, il salame ce l’abbiamo già, nostrano. Poi tutti al bastione fiorito, che si farà coi soldi dell’UTI che erano destinati alla galleria bombi, che non si farà. O si farà?
L’altra sera l’ho chiesto al sindaco. Abbiamo pagato lo studio per la Bombi, 34mila euro? Cre… Cre… Credo che se uno fa… fa uno studio… poi si paga, ha risposto trafelata per la corsa l’assessore ai lavori pubblici. Mi giro allora verso il sindaco: allora si fa, sta cosa della Bombi? Questo lo dice lei, risponde con due ehm in mezzo. Allora non si fa, gli dico. Questo lo dice lei, la risposta. Chi l’ha votato sicuramente lo capisce.
Ballano 34mila euro e i 200mila dirottati sul bastione fiorito, soldi UTI per ristrutturare una discoteca, chissà se son d’accordo gli altri comuni. E chissà se son d’accordo i cittadini, soprattutto. Ma si fa così, basta che offri il prossimo giro. Due barzellette due polpette due tagli due nastri due selfie due post altri due bicchieri e anche oggi arriviamo a sera.
A Gorizia piove da almeno dodici anni di seguito e per settanta degli ultimi settantaquattro. L’emergenza climatica è questa. La città è in ginocchio, e loro bevono. Andrea Picco
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