Da che mondo è mondo sono esistiti movimenti, rivolte, lotte popolari che davano il segnale che la gente era stanca e stufa di un certo modo di fare. Stava poi ai partiti o alle organizzazioni offrire prospettive, linee politiche, orizzonti.
Non si capisce perchè il movimento delle sardine debba suscitare nella sinistra tanti dubbi e perplessità. Non è bene che la gente, soprattutto se giovane, invece di “essere distesa sul divano”, scenda in piazza? E’ ovvio che a un movimento di questo tipo non si possa chiedere la linea politica sulla deindustrializzazione, ma il fatto che siano antifascisti e antirazzisti, cioè anti Salvini, è motivo sufficiente per essere contenti.
Inoltre la crescita delle sardine sta facendo un grosso dispetto alla Bestia. Si sono dovuti inventare i gattini che mangiano le sardine, inveire contro le donne del movimento con il solito loro armamentario, deviare luoghi dove era atteso il Capitano, perdere like e visualizzazioni. E non è questo un grandissimo risultato?
Salvini è scappato dal governo per non affrontare la manovra economica, la sua “linea politica “è fatta di flat tax che aiuta i ricchi, pugno duro con i migranti e i poveracci, sdoganamento delle posizioni razziste e fasciste.
E questa sarebbe una prospettiva per il paese? Il suo consenso è largamente mediatico, quindi è proprio dall’immagine, dalla dimostrazione che non è invincibile e, soprattutto non rappresenta tutto il popolo, come si è voluto far credere fino ad ora, che è utile partire.
Il fatto di vedere i capataz locali della lega che cercano di ironizzare postando su fb immagini di sardelle e sardoni, è segno che si sta dando fastidio. Dunque benissimo. Agli altri capire come cambiare politicamente le cose. Anna Di Gianantonio
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