Il sindaco di Gorizia si dichiara subito disponibile a dare una caserma per mettere un nuovo CPR, accontentando l’assessore Roberti che, dopo Gradisca, vuole rendere tutto il territorio un grande carcere per gli immigrati.
Perchè vuole un CPR in città? Perchè secondo lui è meglio tenere la gente reclusa che vederla camminare in giro. Eppure la vera preoccupazione dovrebbe venirgli dai minorenni che ultimamente danno fuoco a scuole, distruggono porte e portoni e tagliano le ruote delle macchine.
Ma forse ha ragione il sindaco, perchè preoccuparsi del disagio giovanile? Tanto quando hanno 18 anni i ragazzi se ne vanno: basta aspettare. In realtà gli immigrati possono risolvere anche il problema dell’aeroporto.
Infatti il sindaco propone di far decollare e atterrare droni che controllino e segnalino alle autorità competenti l’arrivo dei disgraziati dalla rotta balcanica. Insomma alla fine abbiamo delineato la vera vocazione di Gorizia che diventerà “città del canon”, sintesi perfetta di passato e futuro, dei drammi dei conflitti mondiali e dei totalitarismi, del carcere e della canna, tanto diffusa tra i ragazzini in attesa di andarsene. Anna Di Gianantonio
Francesca Colombi
Promettere 4 nuovi CPR a livello regionale è economicamente (!!!) e gestionalmente irrealizzabile.
Se il primo aspetto con governi compiacenti si può superare a discapito di altri urgenti interventi (ma si parlerebbe comunque di anni se non decenni per la ristrutturazione e l’adeguamento di siti), il secondo no. A meno che – i governi della sicurezza – non vogliano svuotare totalmente il territorio da presidi delle forze dell’ordine e vederli tutti impegnati nei grandi centri. Qui il paradosso della promessa….una SOLUZIONE A TUTTI I MALI DELLA SICUREZZA togliendo al cittadino il controllo del territorio civico e civile. Il “NOI SIAMO DALLA PARTE DELLE FORZE ARMATE CHE SEMPRE RISPETTIAMO” senza rispettarne i limiti di organico, gli sforzi per missioni che nemmeno dovrebbero competere. Il “noi vi liberiamo dagli invasori”,…senza far notare che i CPR portano invece ULTERIORI presenze da tutto il resto dell’Italia (a Gradisca ora i più degli arrivi sono da Bari, per dir!),..che arrivano da altri CPR, perchè NON FUNZIONANO, ED ESPLODONO!…e nel mentre, nulla cambia la realtà della rotta balcanica, nulla gestisce le migrazioni, nulla accompagna la permanenza delle persone nel rispetto dei diritti e delle normative vigenti, educando alla cittadinanza. Creando così disagio e degrado. Umano e fisico.
Questi sono solo alcuni aspetti oggettivi e facilmente verificabili se non vogliamo prenderci in giro e farci prendere in giro in qualunque modo la si pensi sul tema.
Invece si preferisce continuare a raccontare favole (direi brutte storie) e alimentare la confusione tra il diritto all’accoglienza e i rimpatri. Mostrando ad esempio nel servizio del TG prima le persone nel sottopasso di Piazza della Libertà (che paradosso) e poi il muro del cpr.
Ancora tanto ci sarebbe da dire, ad esempio sulla questione Garante. Ma questa è un’altra storia cara Anna