Parlava di ristoranti a New York, inaugurava rosticcerie, i piani industriali gli interessavano poco o niente. Il quadretto del primo cittadino fatto dal signor Kermol oggi sul Piccolo, più vicino ad Alberto Sordi che a Rudy Giuliani, fa capire parecchio dell’interesse dell’amministrazione al rilancio dell’aeroporto, soprattutto se combinato con quanto emerso nei giorni scorsi: altri investitori, già nel 2017, avevano presentato altri progetti per l’aeroporto. Mai ricevuti. Se non altro li incontri, cerchi di capire, ti informi. Magari sono dei castelli in aria, magari no, ma se non li incontri neanche come fai a capire? Niente.
Progetto nel cassetto e non deve trapelare nulla. L’aeroporto delle nebbie. Come a dire: aria, qui gli investitori non sono tutti uguali. Metteteci adesso anche il carico da undici della Soprintendenza, portato ieri alla luce da Martina Luciani. L’area è tutelata come patrimonio culturale, quindi gran calma con i progetti che non prevedono di conservare l’esistente secondo tutti i crismi. Il piano industriale appena approvato dovrà quindi necessariamente subire modifiche consistenti, non può essere che così.
Ma, è ragionevole pensare che anche i precedenti lavori, per esempio il capannone in cui opera la Pipistrel, possano non aver rispettato i vincoli della Soprintendenza. La situazione si ingarbuglia di ora in ora. Ma a New York ha aperto un ristorantino niente male, con vista su Central park. Dezzamericauei, Kansassiti. Perché sì, Central Park c’è anche a New York, non solo nella Horn little valley goriziana. ‘Sti americani ao’, ce copiano tutto. I americani so’ forti, ammazza come so’ forti ao’. Vabbè maccheroni, m’hai provocato, e io te distruggo. Maccheroni, tu m’hai provocato… So’americano, io. Verme, io me te magno.
Ce lo meritiamo, Alberto Sordi. Andrea Picco
Leggo sul “Piccolo” di oggi, a proposito dell’aeroporto goriziano Duca d’Aosta: “A uscire allo scoperto è il portavoce (ufficio stampa) Enzo Kermol, triestino, psicologo, area Lega…”, a nome della “società angloamericana Turin aviation group ltd e Aero vintage Inc, con sede a Cardiff in Inghilterra e a Tampa in Florida”. Ho conosciuto Enzo Kermol più di trent’ anni fa. Anzi, non l’ho conosciuto. Doveva laurearsi in Storia Moderna con una tesi sui libri proibiti in Friuli, che era stato un tema dei miei studi giovanili: ma la sua relatrice fece di tutto perché il correlatore non fossi io, che (già allora) ero noto come un grandissimo rompiballe. Con mia grande meraviglia ho ritrovato più tardi Kermol psicologo (in campo medico, mi pare), fondatore e docente di una Università Popolare di Gorizia, ospitata con grande enfasi dal Comune nella sala Dora Bassi. Credo che l’esperienza non sia finita tanto bene. Adesso Kermol, polytropos più di Ulisse, è ancora a Gorizia come portavoce di un gruppo industriale che parla di milioni di euro come fossero noccioline. Francamente, non capisco più cosa succede a Gorizia. Silvano Cavazza
Questo Kermol è la stessa persona che qualche anno fa comparve come “rettore” della cosiddetta Università di Gorizia, alla quale la giunta Romoli offrì i locali dell’ex Cassa di Risparmio, attuale sala Dora Bassi, per un modico affitto, che non è chiaro se sia stato mai pagato. L’Inaugurazione fu fatta in pompa magna, Romoli non partecipò, mentre fu presente Ziberna. Secondo i proclami ci sarebbero stati proficui rapporti con le vere università presenti a Gorizia! Naturalmente fu un flop e io dopo circa un anno, mi pare, scrissi un articolo che il Piccolo pubblicò. Sullo stesso giornale venni attaccata violentemente e minacciata da quell’avv. Giagnorio. Naturalmente Fain mi fece replicare. Questo Kermol allora era targato Forza Italia e vedo che adesso naturalmente è Lega. Penso che le resistenze della giunta forse hanno qualche fondamento. Questo Kermol è un medico che si dice psicologo, perchè faceva il contrattista a medicina. Aggiungo che se cliccate “unigo” Gorizia, trovate ancora Università popolare di Gorizia. Se ne sono andati da Gorizia e si sono trasferiti a Mariano del Friuli. Il logo è rimasto lo stesso: quello del Comune di Gorizia. A suo tempo ci eravamo chiesti come fosse possibile che il comune li avesse autorizzati a quell’uso. Non avevamo avuto risposta. Allora nel sito c’erano lo statuto, il gruppo dei docenti, i corsi ecc. Ora non c’è praticamente nulla, tranne considerazioni sul linguaggio non verbale, a firma Kermol. Rosamaria Forzi.
Mi correggo: non è medico, ha una qualche laurea umanistica, aveva trovato un contratto alla facoltà di medicina, per cui si definiva “docente universitario”. Rosamaria Forzi.
Ma veramente la gente si illude che quel bel prato circondato da vecchi ruderi mezzi crollati ed in stato di totale abbandono possa attrarre seri investitori disposti a mettere in gioco milioni dei euro nel settore dell’aviazione? Se il settore produttivo nell’ambito aviazione in Italia, con l’esclusione di Leonardo (ex-Finmeccanica), è quasi scomparso ci sarà un motivo… Poi, le poche compagnie aeree italiane o sono state assorbite da gruppi stranieri oppure sono mosche rare che operano in mercati di nicchia. Lasciamo perdere l’Alitalia… L’aviazione d’affari è fuggita… L’aviazione generale resiste solo su qualche aeroporto vicino a qualche grosso centro urbano con un’attività ai limiti della sopravvivenza…. Ma in questo contesto perchè uno dovrebbe venire dagli Stati Uniti, paradiso dell’aviazione, fino a Gorizia? Per avere qualche informazione in piu’ basta andare su internet e magari conoscendo un po’ di inglese qualche notizia sulla società che vuole investire c’è. Ma oggi siamo talmente mal messi a Gorizia che non riusciamo neanche a fare questo.
La cosa piu’ irritante è che vengano tirati sempre in ballo investimenti enormi con promesse incredibili, perchè ovviamente se uno propone una piccola attività dove in ballo c’è qualche decina di migliaia di euro e ci si espone personalmente allora l’offerta non è credibile e non è affidabile, ma soiprattutto nonfa notizia, non fa show…
Ma come si puo’ fare affidamento su una fantomatica proposta di milioni di investimento, primo sapendo che non c’è nessun giacimento d’oro in Via Trieste 300 e poi trovando in internet, tra le altre cose, che la potenziale società investitrice ha presentato alla Bankruptcy Court for the alla MIDDLE DISTRICT OF FLORIDA domanda di concordato preventivo. Concordato preventivo milionario? No 150.000$! Significa cha la società a Marzo 2019 si doveva proteggere con il concordato perchè non riusciva a pagare 150.000 dollari di debiti a vari creditori. E questa stessa società offre milioni di euro di investimenti a Gorizia?
Va be che Gorizia è la città dove si taglia un bell’albero di cinquant’anni da un parco pubblico per metterlo in piazza, perchè tanto prima o poi muore comunque, ma siamo proprio messi male….
Perchè in Via Trieste 300 ritorni un po’ di luce non c’è nient’altro da fare che mettere in liquidazione la consortile, richiedere la sdemanializzazione dell’area, con passaggio alla regione e contestuale riclassificazione da aeroporto ad aviosuperficie, liberandosi anche di ENAC… e anche per questa procedura basterebbe copiare dove l’hanno già attuata…