Oggi, numero legale permettendo, il Consiglio Comunale è chiamato ad esprimersi sulla cittadinanza onoraria alla senatrice Segre. È un passaggio importante, per la città, e vedremo se il centrodestra sarà così maldestro da non votare un provvedimento che in molti comuni è stato adottato all’unanimità.
Gorizia ha su questo tema, parlo dell’antisemitismo e del nazi-fascismo, che vanno a braccetto, un’ambiguità spesso ipocrita. Si mettono pietre d’inciampo e si riceve la Decima Mas, si tace su un consigliere che si definiva antisemita, si sorvola sugli anniversari quali quello della promulgazione delle leggi razziali, per non disturbare l’elettorato più nostalgico.
Ora il voto sulla cittadinanza alla Segre rischia di essere l’ennesima figuraccia per il sindaco e la città, qualora si cercasse qualche magheggio per non approvarla. Una città che tra i suoi cittadini onorari vanta tale Mussolini Benito, e che non vuole in quel Gotha una donna sopravvissuta all’abominio ideato anche dal testè citato, con che faccia si presenta alla candidatura di capitale europea della cultura?
Vedremo cosa prevarrà, se la dignità della città o il futuro del suo primo cittadino, che i rumors danno già fratello di Giorgia, ossia nipotino del suddetto cittadino onorario, secondo la famiglia tradizionale.
Bel presepe. Se qualcuno si è mangiato la banana artistica di Cattelan, insomma, la buccia pare giaccia sotto il posto del sindaco. Scivolerà? Vedremo. E vedremo soprattutto se, in fase di discussione, l’inarrivabile “Sono confuso perché ha detto che Gesù era ebreo…. per me era Dio per cui mi astengo” avrà, come la settimana enigmistica, innumerevoli tentativi di imitazione. Imperdibile , lo “show” in prima serata. Disponibile anche in streaming su www.comune.gorizia.it. Andrea Picco
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