È andato tutto come previsto, l’albero l’abbiamo centrato in pieno. Un altro, ma ne abbiamo tanti.
La ciminiera era pericolante, l’albero no, ma aveva la punta di un verde che tendeva a ingiallire e tra trecento anni sarebbe morto, così l’abbiamo tirato giù. A Gorizia funziona così.
Occhio, la prossima volta che andate a farvi tagliare i capelli. Zac, è un attimo. Butti giù una ciminiera e tiri giù anche un albero. Perché? Se tutto è andato come previsto, vuol dire che era previsto tirarlo giù. Non c’era altra scelta?
I tecnici sicuramente ci diranno che questo era l’unico modo. E che palle, per un albero! Con tutti i problemi e con tutti gli alberi che ci sono…
Invece è proprio qui il punto: non capire che non siamo al di sopra di ciò che ci circonda, e che dobbiamo rispettare ciò che è altro da noi. D’altra parte, se fai dormire qualche centinaio di persone per terra in galleria Bombi, se gli togli anche l’acqua, quale scrupolo puoi farti a tirar giù un albero? O due? O ventuno? O unopiùduepiùventunopiù..?
Scusa, ma sotto la ciminiera c’eravamo noi. Al parco Bolaffio hai tagliato noi. Per terra in galleria dormivamo noi. Scusa, ma l’aria delle centrali la respiriamo noi, il rumore lo sentiamo noi. Forse così è più chiaro, più comprensibile. E allora perché non ci rispetti? Esseri umani o piante, è il rispetto, l’attenzione, l’amore verso l’altro che manca. È la politica del chissenefrega, tanto…
E allora Buon Natale, da tutti Noi. Andrea Picco
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