Leggo su un quotidiano nazionale che un piccolo periodico di Torino “L’incontro” è stato denunciato dalla Casaleggio perchè colpevole di aver definito la piattaforma Rousseau “una distorsione della democrazia”.
Trovo la cosa inquietante.
Da un lato un piccolo periodico indipendente, fondato nel 1949 dall’avvocato partigiano Bruno Segre, da lui diretto fino al compimento dei 100 anni per settant’anni e ora portato avanti da un gruppo di amici e di collaboratori. Persone che vogliono esprimere in modo libero e indipendente le loro voci ed avere la possibilità di discutere le loro opinioni. Un periodico nato allora in forma cartacea e che ora prosegue la sua attività on line.
Aver definito la piattaforma Rousseau “una distorsione della democrazia” esprime un pensiero, un’opinione che molti di noi condividono, su cui si può discutere e a cui altri possono opporre il loro diverso parere. Tutto in modo civile.
Dall’altro lato c’è la Casaleggio, che evidentemente alla discussione preferisce una querela, che verrà discussa il prossimo 14 gennaio. Si tratta di un’associazione alla quale i mezzi finanziari non mancano, grazie anche al coinvolgimento politico con il movimento 5 Stelle: sappiamo infatti che i parlamentari le versano un contributo mensile.
Ciò che subito colpisce e infastidisce è la sproporzione tra il peso economico dei due soggetti coinvolti nella contesa, ma anche l’oggetto della contesa. Una grossa azienda, il cui peso economico è legato in modo non trasparente anche alla politica, vuole ridurre al silenzio un piccolo gruppo con scarsi mezzi che ha osato dire qualcosa che molti pensano, ma che a lei non piace. Insomma un reato di opinione.
Sono andata sul sito e ho visto che è possibile iscriversi alle newsletter e sostenerla. Penso che sia importante per tutti noi diffondere questa notizia e in questo modo appoggiare questo periodico indipendente. Rosamaria Fontana
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