Quello di Aiello del Friuli è un piccolo Comune conosciuto come “il paese delle meridiane”, ma anche dei mulini, delle ville asburgiche, delle risorgive, ecc.
E’ insomma una terra di cultura e di pace e per questo non è sembrato sul momento vero quello che il sindaco si è sentito dire, a mezzanotte tra il 9 e il 10 febbraio.
“Davanti alla scuola secondaria di primo grado (in realtà, con linguaggio antico, è stato detto “davanti alle medie”) è stato affisso un grande striscione, 5 metri x 2, con la scritta “Partigiani titini infami e assassini”, con tanto di firma e logo targati Casa Pound.
Sentiti immediatamente i carabinieri, il manifesto è stato rimosso in piena notte e consegnato in caserma questa mattina, accompagnato da un esposto firmato dal sindaco teso ad accertare i reati connessi all’esposizione, dall’affissione senza autorizzazione al vilipendio.
Ciò che è stato ulteriore motivo di amarezza e preoccupazione è stato il luogo scelto per una performance che nell’intenzione degli autori avrebbe dovuto raggiungere il suo obiettivo all’arrivo dei ragazzi e delle famiglie. Sembra quasi che il neofascismo sia stato sdoganato fino al punto di ergersi a educatore della gioventù, un educatore perverso e ignorante, le cui gesta fanno pensare alle più immani tragedie del XX secolo.
E il grave è che tali veleni si stanno diffondendo, con una rapidità imparagonabile a quella di qualsiasi virus e con una sottovalutazione del pericolo che lascia stupefatti. Qualcuno ha rivendicato su facebook la vergognosa impresa notturna, il raid sulla “media” di Aiello. Decine di “mi piace” di fronte a un manipolo di pollici versi.
E qualcuno afferma ancora che non esista un “pericolo fascista”! No, c’è, eccome… E si diffonde ovunque, anche nei finora relativamente tranquilli paesi della Bassa Friulana ex Austriaca, tra le popolazioni della Vecchia Contea.
Alle 19 una parte consistente del paese si è riunita attorno al Municipio per affermare il proprio convinto “no al fascismo”, l’amministrazione, i rappresentanti dell’Anpi locale e tanti cittadini, preoccupati e impegnati a lottare nella ricerca della giustizia e della verità. Andrea Bellavite, sindaco di Aiello del Friuli
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