Dicono che il secondo e penultimo neurone abbia abbandonato il cervello del genio che ieri ha reso verbo la proposta di un carcere transfrontaliero sul confine. Troppo, anche per lui che, immolatosi per la causa, vagava nel vuoto alla ricerca di un suo simile.
Perché fermarsi al carcere, perché non un lager? Perché non circondare Nova Gorica di filo spinato, una piccola Lubiana cent’anni dopo suppergiú, dai, pensa che figata… Per celebrare la fratellanza tra i due popoli, il “crogiuolo di razze”, noi la superiore e la slava inferiore. “Questa terra ha sofferto talmente tanto…” che ci fai un carcere. Basaglia, vieni giù un secondo ti prego.
A venti metri in linea d’aria da dove il nostro Einstein politico ha partorito questa idiozia, c’era il manicomio da cui partì la rivoluzione basagliana. Siccome nel nostro è assente un linguaggio simbolico, dove si toglie un confine – quindi se toglie un muro tra te e l’altro – cosa si fa? Un carcere, ovvio, cosa unisce di più? così i muri almeno li vedi, mica son solo nella tua testa.
Pensiero concreto, no filosofie da anpieunacertasinistra. Un muro è un muro, di chi è sto spritz? Quando pensi che abbia toccato il fondo, tac! Il guizzo del politico di razza che scava ancora un po’. “Un’idea da presentare per la capitale europea della cultura.” L’ha detto veramente. Un carcere, il luogo dell’assenza di libertà, per lui va bene anche quello in questo Barnum che è la candidatura del 2025: nani ballerine e detenuti, basta che arrivino i schei.
Eccolo, il monumento a tutto ciò che la cultura rappresenta, proprio la libertà umana di pensiero ed espressione, in un luogo così segnato dalla cancellazione di tutto ciò che era libertà. Un carcere. Un carcere. Un carcere. Più lo scrivo e più mi stordisce il pensiero che un uomo possa vedere in un carcere qualcosa di bello.
Da ieri un neurone solingo vaga per la sala Bianca del comune, finalmente libero. Il nostro pensiero va all’altro, che ancora non è riuscito a scappare, dal carcere in cui si trova da una vita. Andrea Picco
Macché Alcatraz! Trattasi di…casa circondariale, con una ricca…offerta formativa per gli…ospiti ( dal GR dell’altro ieri ).E quello che ha in mente il nostro Sindaco sarà una vera e propria…villa circondariale. Tiè, Andrea Picco criticone!
suggerisco di riflettere (e sorridere) con Checco Zalone in merito a certi personaggi
https://youtu.be/pppesr8pC6E
Abito a Gorizia e non ci tengo ad avere criminali a 200 m da casa… Capisco fratellanza, uguaglianza e compagni bella, ma spero che boccino l’idea