Che Gorizia fosse un’isola felice non lo abbiamo mai creduto. Oggi tutto è scientificamente codificato, anche la valutazione delle condizioni dell’aria che respiriamo perché il nostro olfatto è un senso che sta regredendo.
Tuttavia, per chi viene da zone per niente o poco inquinate, percepisce presto la differenza. Sensazione che si prova, ad esempio, dopo aver trascorso qualche giorno in montagna per poi arrivare in pianura.
Ci sono le indicazioni dell’OMS, c’è la normativa italiana che recepisce quella europea, che pone limiti più che doppi. Ma, al di là dell’essere certi di rientrare nelle indicazioni e norme, l’importante è tendere a migliorare la qualità dell’aria, avere un obiettivo più alto.
Ma adesso c’è una rete di centraline a confermarlo.
Questa rete, un progetto universitario, cui il capofila è l’OK Lab di Stuttgard, promuove in misura indipendente la verifica della qualità dell’aria con centraline standardizzate che rilevano la concentrazione di polveri sottili nell’aria (PM 2,5 e PM 10,00) causate dal traffico, dal riscaldamento e dall’attività industriale. Sono attive a livello internazionale, mentre in Italia si stanno diffondendo sia attraverso Legambiente che con “Centraline dal basso”.
Ci sono diverse centraline anche nella zona di Gorizia, l’ultima l’ha posizionata il Forum a Lucinico, per avere una informazione sull’inquinamento della strada statale nei pressi della scuola dell’infanzia. Altre ne verranno, considerata la semplicità dell’installazione e i costi molto contenuti.
Per avere un’idea della situazione
qui il link https://maps.sensor.community/#13/45.9459/13.6154
quasi in contemporanea, dove ogni due minuti la situazione viene aggiornata. La pianura Padana appare come una delle zone più inquinate. In questa stagione, la situazione è di massima allerta.
Gorizia non evidenzia un livello di inquinamento migliore, anzi, non si evidenzia soluzione di continuità, com’è naturale che sia. Allo stato attuale tutte le centraline superano i limiti. Inversamente, la Germania l’Austria e i paesi del nord Europa sono quasi tutti verdi.
Utilizziamo tutti e implementiamo questo strumento di consapevolezza ambientale ed adottiamo anche noi delle semplici procedure per ridurre, per quanto sia possibile, l’inquinamento, utilizzando di meno il proprio autoveicolo, rispettando i limiti di temperatura del riscaldamento.
Qui il link al progetto
Maria Teresa Padovan e Nevio Costanzo
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