La denuncia della ministra Lamorgese a proposito di “un’emergenza odio” in Italia è inquietante e non va sottovalutata, se non altro perchè la ministra è certamente in possesso di informazioni che noi non conosciamo. Anche noi, del resto, vediamo le ripetute minacce di odio e di morte a giornalisti di Repubblica o ad avversari politici o ritenuti tali.
Nell’ultimo numero di “Die Zeit”, settimanale di Amburgo moderato di centro ed europeista, un lungo articolo illustra quanto ormai da tempo sta succedendo in Germania ad opera di estremisti di destra, riconducibili al partito AFD (alternativa per la Germania).
Un giorno la direttrice di una piccola scuola elementare in un paese del Baden-Wuerttenberg riceve decine di telefonate e contemporaneamente anche decine di mail che reclamano provvedimenti disciplinari nei confronti di un’insegnante di religione, che avrebbe parlato in classe dell’Islam; riceve al suo indirizzo privato anche una lettera di minacce proveniente da una città a 200 km. di distanza da casa sua. Un articolo di odio in Facebook viene visto 6500 volte.
Un ebreo israeliano dirige a Francoforte un centro Anna Frank; un giorno scrive una lettera aperta al ministro degli interni Seehofer, con la quale insieme a scienziati di alto livello chiede che non vengano più dati fondi pubblici ad una istituzione vicina al partito AFD (Desderius-Erasmus-Stiftung), responsabile di revisionismo storico. Entra in contrasto con una parlamentare della AFD, che pubblica i suoi dati e il suo indirizzo privato. In Twitter e in Facebook appaiono migliaia di commenti. A quel punto l’uomo viene a tal punto aggredito e minacciato di morte sui social insieme ai suoi familiari, che non sentendosi più sicuro è costretto a cambiare casa e quartiere.
Così, sostiene il settimanale, vengono attualmente minacciati giornalisti che si occupano della AFD, personalità della cultura, parlamentari e sindaci del centro sinistra e alcuni di questi ultimi si ritirano dalla politica.
E dietro questo problema ormai si riconosce in Germania un sistema. Mentre i politici di estrema destra mostrano magari comportamenti civili, dietro c’è un esercito di odiatori e sobillatori pronto a mobilitarsi al primo cenno dei loro capi. Ci sono piattaforme dove vengono redatte liste delle persone non gradite: in una di queste liste c’era anche il nome di Walter Luebke, un politico della democrazia cristiana tedesca, che poi fu ucciso lo scorso anno da un neo nazista.
Forse in Italia la situazione non è ancora così grave, ma i segnali inquietanti sono molti. Poco tempo fa Salvini prese di mira Jasmine Cristallo, una “sardina” calabrese e pubblicò un post contro di lei sulla sua pagina facebook con i suoi dati e il suo indirizzo. I commenti violenti che si volevano provocare furono moltissimi. E la violenza dei post di Salvini e i commenti dei suoi fan li conosciamo.
L’AFD continua a crescere in Parlamento, ma non è ancora arrivata al governo, cosa molto temuta dalle forze democratiche. La Lega è cresciuta in modo improvviso, quasi senza che ci si rendesse conto che da un partito localista stava diventando un partito di estrema destra nazionale. E al governo è già arrivata e l’abbiamo vista diffondere paura e odio.
Le analogie con la Germania sono molte e, oltretutto, sappiamo che Lega e AFD sono alleate in Europa. Rosamaria Forzi
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