Vorremmo poter rimuovere dalla nostra home page il banner giallo “Verità per Giulio Regeni”.
Vorremmo non dover aggiungere un altro banner giallo con la scritta “Libertà per Patrick”.
Ci troviamo a non poter esaudire nessuno dei nostri desideri perchè in Egitto continuano ad accadere cose brutte e, nonostante ciò, continuiamo a fare affari con questo Paese.
Riporto di seguito uno scritto a firma della famiglia Regeni e dell’avvocato Alessandra Ballarini. Eleonora Sartori
Stiamo seguendo con attenzione ed apprensione l’arresto al Cairo dello studente egiziano Patrick George Zaki.
Patrick, come Giulio, è un brillante studente internazionale e ha cuore i diritti inviolabili delle persone.
I governi democratici dovrebbero preservare e coltivare la crescita di questi nostri giovani impegnati e studiosi e dovrebbero tutelarne in ogni frangente l’incolumità.
Auspichiamo che ci sia per Patrick una reale, efficace e costante mobilitazione affinché questo giovane possa essere liberato senza indugi. Chiediamo alle istituzioni italiane ed europee di porre immediatamente in essere tutte quelle azioni concrete che non sono mai state esercitate per salvare la vita di Giulio o per pretendere verità sul suo omicidio.
Siamo empaticamente vicini ai familiari e agli amici di Patrick dei quali comprendiamo l’angoscia e il dolore.
Noi sappiamo di cosa è capace la paranoica ferocia egiziana: sparizioni forzate, arresti arbitrari, torture, confessioni inverosimili estorte con la violenza, depistaggi, minacce.
Il tutto con la complicità ipocrita di governi e istituzioni che non vogliono rompere l’amicizia con questo paese.
Speriamo che ammonite dalla tragica vicenda di Giulio le istituzioni italiane ed europee sappiano questa volta trovare gli strumenti per salvare la vita e l’incolumità di questo giovane ricercatore internazionale, senza far più passare neppure un’ora.
Se si vuole veramente salvare la vita di questo ragazzo occorre che i paesi che si professano democratici abbiano la forza e la dignità di dichiarare l’Egitto paese non sicuro e richiamare immediatamente i propri ambasciatori. Il resto sono solo prese in giro. Patrick, come Giulio, merita onestà e determinazione, non chiacchiere imbarazzanti e oltraggiose.
Paola e Claudio Regeni
Alessandra Ballerini
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