Il 5g, silenziosamente, inizia a inondare Gorizia. Indovinate un po’ da dove? Ma da Sant’Andrea, ca va sans dire. Il giusto tributo dell’amministrazione alla messe di preferenze raccolte in sede elettorale.
È di oggi la notizia che in Friuli sono tre i comuni che hanno già i ripetitori: Martignacco, San Quirino e, appunto, Gorizia. Tecnologia sospetta, quella del 5g, e per farvi un’idea basterà sfrucugliare un po’ in internet.
Se repetita iuvant, ripetitori chissà, ancora la scienza non si è espressa a sgombrare i tanti dubbi sull’esposizione prolungata a queste frequenze. Intanto noi per sicurezza ci portiamo avanti, non sia mai che arriviamo secondi a rischiare di beccarci qualcosa.
Ovviamente a Sant’Andrea fanno i salti di gioia, fanno la ola tanto per restare in tema di onde. Altrettanto ovviamente, le aziende di telecomunicazioni pagano e rassicurano, e di solito più rassicurano e più è lecito preoccuparsi. Già sulle attuali antenne sparse un po’ ovunque affittando spazi pubblici (parco Marvin per fare un esempio goriziani) sarebbe il caso di fare uno studio, per vedere com’è la situazione nelle immediate vicinanze di ognuna.
Ci si tiene bene lontani invece, dal disturbare investimenti miliardari, che se ne fregano se le cellule della gente impazziscono. Dimostralo tu, che hai preso il cancro con le onde elettromagnetiche. E poi sai che soddisfazione: dimostrato o meno, te lo tieni comunque. Lamentati, il tuo telefonino viaggia mille volte più veloce. È il solito discorso: il profitto versus l’interesse della collettività. Ci sono dubbi? Ma non vorrai mica restare indietro… Tutto intorno a te, diceva la pubblicità. Ma non diceva se fa male o no. Andrea Picco
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