Manifesti di Casapound ovunque in regione, da Aiello a Trieste, con la scritta ” Partigiani titini infami assassini”.
Questi non sanno nulla nè del fascismo, nè della guerra, nè delle deportazioni. Non sanno nulla del milione di vittime che alla fine della guerra la Jugoslavia perse combattendo contro i nazisti, i fascisti e i loro collaboratori cetnici, ustascia e domobranzi. Hanno la mente piena della retorica del balcanico rozzo e sanguinario che ammazza solo per odio etnico.
Vent’anni di fascismo, con carcere, confino, processi e fucilazioni e una guerra distruttiva non sono cause sufficienti a spiegare quello che successe dopo.
Il Giorno del Ricordo è diventato il giorno della storia fatta a pezzi, il giorno in cui non esiste il contesto storico, il giorno in cui chi osa parlare di cause scatenanti o contesta, carte alla mano, i numeri degli infoibati è un negazionista cui si vietano le sale pubbliche: il cosiddetto negazionista è un cittadino di serie B, l’ultima categoria da censurare. Chi osa contestare il pensiero unico vien ostracizzato, è un cinico senza cuore e senza pietà, una persona misera e senza valori.
Il 10 febbraio è diventata una parata di fascisti che alimentano, con i loro discorsi sull’italianità, fratture e divisioni con i paesi vicini. Ma tutto questo si potrebbe ancora sopportare e combattere se il Presidente della Repubblica avesse pronunciato un altro discorso, se non avesse detto che il fascismo e le foibe non sono fenomeni collegati, se non avesse parlato ancora di pulizia etnica, se non avesse equiparato i totalitarismi.
Intanto non c’è giorno che non ci siano distruzioni o imbrattamenti di monumenti, aggressioni, svastiche sulle porte di ebrei. La diga si sta rompendo. Anna Di Gianantonio
Anna hai ragione la diga si è rotta. Lo dico già da alcuni anni ATTENZIONE italiani non sapete a cosa andate incontro. Il fascismo è alle port