Non imparate a memoria date e nomi, ragionate e fate i collegamenti tra fatti, situazioni storici e non solo… Ce lo ripeteva sempre la professoressa di storia, una di quelle brave, amanti della propria materia che trasmetteva ai propri studenti il desiderio di trarre dal passato le informazioni necessarie per spiegare il presente.
Nella storia tutto è collegato, anche fatti e fenomeni molto lontani tra di loro. Lo sono fascismo ed esodo e foibe. Riconoscere questo rapporto di causa ed effetto non significa minimizzare drammi. Comprendere non equivale a giustificare.
Pretendere che i monumenti riportino i nomi esatti delle vittime per cui sono stati eretti significa anteporre il metodo scientifico di chi studia la storia alla superficialità del “i me ga dito che”…
Non volere l’accoglimento dei reduci della Decima Mas non significa voler impedire l’avvenimento, ma pretendere che avvenga in forma privata senza ufficialità istituzionale.
Indignarsi per bandiere che ci riportano a un passato di drammi dovrebbe valere anche e soprattutto per quelle che entrano nella nostra Casa comune, con la benedizione degli amministratori.
Non spendere due parole sulle azioni di Casapound, invece, cosa significa? Noi qui di rimproveri non ne abbiamo né sentiti, né letti, per fortuna che dalla vicina Slovenia non si sono fatti attendere.
“L’organizzazione neofascista Casapound con l’azione vandalica odierna nei paesi sloveni nuovamente dimostra la propria intolleranza nei confronti degli sloveni e della sofferenza del popolo sloveno sotto il fascismo. Mi aspetto che anche le autorità italiane prendano provvedimenti.” (traduzione della foto, tweet di Miro Cerar, ex Primo Ministro della Repubblica di Slovenia)


Eleonora Sartori
Un filino di cronaca? Che paesi sloveni?
La cronaca la si deve pretendere dai quotidiani non da un blog. C’è da chiedersi, piuttosto, perché i giornali non la facciano.
Comunque Bagnoli, Opicina e San Dorligo
Sulle azioni di casapound mi trova d’accordo, e mi chiedo perché essi non vengano presi ed ho paura che ci sia la volontà di non farlo. questi elementi rinfocolano vecchi odi e pertanto le loro manifestazioni, per lo meno quelle che si muovono fuori da un contesto democratico, dovrebbero essere stroncate su nascere.
Tuttavia ci sono alcuni punti che vorrei confutare dato che fui un vostro ex elettore, e che non perdete mai occasione di dimostrare che, in fondo non siete molto diversi dai tanto vituperati camerati di casapound.
Posso capire che dagli antifascisti italiani non si possa pretendere molto, in quanto l’italia fu l’artefice ideologica del fascismo, ed il seme non casca lontano dall’ albero del nonno o del padre camicia nera….. ma tant’è…
Dire che le foibe, e soprattutto l’esodo furono conseguenza diretta del fascismo, e pertanto sottilmente giustificati, dimostra ignoranza o malafede….
Nessuno vuole negare la violentissima bonifica etnica del fascismo ed i crimini atroci compiuti da esso durante la campagna di Jugoslavia….
Onesto sarebbe però nel 2020 ammettere che sia l’esodo, che le foibe sia l’italianizzazione forzata perpetrata dal fascismo furono il culmine di 2 opposti nazionalismi che si fronteggiarono per decenni, e che come fu nel 1921 incendiato il Narodni Dom (da parte degli italiani, non come qualche tesi strampalata che attribuisce l’incendio agli stessi sloveni), così nel 1915 furono incendiate varie sedi identificate come centri culturali italiani (lega nazionale, il piccolo, ginnastica triestina, e vari negozi considerati vicini all’ irredentismo).
Per farle un esempio, Il cognome di mio nonno paterno fu italianizzato durante il fascismo, quello di mio nonno materno fu slavizzato durante i 40gg di occupazione.
Il fatto che in qualche modo lei (come molti altri) faccia passare il messaggio che in fondo foibe e esodo sono stati due fenomeni in qualche modo giustificati dalla brutalità dei fascisti in Istria e Dalmazia non sta in piedi alla luce dei fatti storici.
Tito era una persona molto pragmatica: aveva bisogno di un nemico facilmente identificabile. Non era sufficiente il fascista, l’Italia poteva ancora reclamare i territori orientali, tra l’altro (Tito in realtà voleva avere anche un territorio ben al di là di Trieste e Gorizia, occupate per quaranta giorni). Cercò quindi in ogni modo di cancellare la memoria storica della cultura italiana in Istria e Dalmazia, cambiando i toponimi, i nomi di città e paesi, i cognomi delle famiglie e cambiando le vicende nei libri di storia (la stessa cosa accadde anche con le minoranze germanofone nell’entroterra).
I più pericolosi per Tito erano gli antifascisti italiani. Quelli che avevano partecipato alla resistenza accanto ai partigiani jugoslavi o sono stati fatti fuori o la loro esistenza è stata messa sotto silenzio. Lo stesso accadde con i cantierini monfalconesi che nel dopoguerra andarono a vivere nel nuovo paradiso socialista. Finirono in massa nel campo di prigionia di Goli Otok.
Basterebbe questo, se si dichiara veramente antifascisisti condannare determinati condotte senza se e senza ma… ma si sa…. si condanna l’hate speech, ma se lo subisce la leader di un partito di destra tutto sommato si può sottilmente tollerare…. si cerca, molto faticosamente, di uscire dalla gabbia del femminicidio e della violenza di genere, ma su uno stupro lo subì negli anni ’40 una ragazzina di 23 anni con il padre fascista tutto sommato si può dire che un po’ se la sia cercata…
Mi spaice per la lunghezza del post, e per alcuni erroretti, ma sono all’estero ed ho un’altra tastiera…. del resto questo non è un argomento che si esaurisce in poche righe…..
Mi auguro per lei-sempre se mira ad un po’ di onestà intellettuale- di non fermarsi a letture superficiali della storia come questo ed altri post del forum
Cordialmente LB
Su le azioni di casapound mi trova d’accordo, e mi chiedo perchè essi non vengano presi ed ho paura che ci sia la volontà di non farlo. Essi rinfocolano vecchi odi e pertanto le loro manifestazioni, per lo meno quelle che si muovono fuori da un contesto democratico, dovrebbero essere stroncate su nascere.
Tuttavia ci sono alcuni punti che vorrei confutare dato che fui un vostro ex elettore, e che non perdete mai occasione di dimostrare che, in fondo non siete molto diversi dai tanto vituperati camerati di casapound.
Posso capire che dagli antifascisiti italiani non si possa pretendere molto, in quanto l’italia fu l’artefice ideologica del fascismo, ed il seme non casca lontano dall’ albero del nonno o del padre camicia nera….. ma tant’è…
Dire che le foibe, e soprattutto l’esodo furono conseguenza diretta del fascismo, e pertanto sottilmente giustificati, dimostra ingnoranza o malafede….
Nessuno vuole negare la vioentissima bonifica etnica del fascismo ed i crimini atroci compiuti da esso durante la campagna di jugoslavia….
Onesto sarebbe però nel 2020 ammettere che sia l’esodo, che le foibe sia l’italianizzazione forzata perpetrata dal fascismo furono il culmine di 2 opposti nazionalismi che si fronteggiarono per decenni, e che come fu nel 1921 incendiato il Narodni Dom (da parte degli italiani, non come qualche tesi strampalata che attribuisce l’incendio agli stessi sloveni), così nel 1915 furono incendiate varie sedi identificate come centri culturali italiani (lega nazionale, il piccolo, ginnastica triestina, e vari negozi considerati vicini all’ irredentismo).
Per farle un esempio, Il cognome di mio nonno paterno fu italianizzato durante il fascismo, quello di mio nonno materno fu slavizzato durante i 40gg di occupazione.
Il fatto che in qualche modo lei (come molti altri) faccia passare il messaggio che in fondo foibe e esodo sono stati due fenomeni in qualche modo giustificati dalla brutalità dei fascisti in Istria e Dalmazia non sta in piedi alla luce dei fatti storici.
Tito era una persona molto pragmatica: aveva bisogno di un nemico facilmente identificabile. Non era sufficiente il fascista, l’Italia poteva ancora reclamare i territori orientali, tra l’altro (Tito in realtà voleva avere anche un territorio ben al di là di Trieste e Gorizia, occupate per quaranta giorni). Cercò quindi in ogni modo di cancellare la memoria storica della cultura italiana in Istria e Dalmazia, cambiando i toponimi, i nomi di città e paesi, i cognomi delle famiglie e cambiando le vicende nei libri di storia (la stessa cosa accadde anche con le minoranze germanofone nell’entroterra).
I più pericolosi per Tito erano gli antifascisti italiani. Quelli che avevano partecipato alla resistenza accanto ai partigiani jugoslavi o sono stati fatti fuori o la loro esistenza è stata messa sotto silenzio. Lo stesso accadde con i cantierini monfalconesi che nel dopoguerra andarono a vivere nel nuovo paradiso socialista. Finirono in massa nel campo di prigionia di Goli Otok.
Basterebbe questo, se si dichiara veramente antifascisisti condannare determinati condotte senza se e senza ma… ma si sa…. si condanna l’hate speech, ma se lo subisce la leader di un partito di destra tutto sommato si può sottilmente tollerare…. si cerca, molto faticosamente, di uscire dalla gabbia del femminicidio e della violenza di genere, ma su uno stupro lo subì negli anni ’40 una ragazzina di 23 anni con il padre fascista tutto sommato un po’ se la sia cercata…
Mi spaice per la lunghezza del post, e per alcuni erroretti, ma sono all’estero ed ho un’altra tastiera…. del resto questo non è un argomanto che si esaurisce in poche righe…..
Mi auguro per lei-sempre se mira ad un po’ di onestà intellettuale- di non fermarsi a letture superficiali della storia come questo ed altri post del forum
Cordialmente LB
Aiaiaiaiaiia
Che birbantelli questi della tartaruga frecciata!
Bisogna continuare ad imbrattare lapidi, vie intitolate, mettere bombe nelle sedi, ammazzarli per un posto da parlamentari, negazionismo verso le loro morti… Annientarli con l ignoranza e l intolleranza che si è sempre portata avanti… Non si è mai stati puniti e mai lo faranno! Viva l elettricista! Resilienza, sempre!