Mentre qualcuno chiuso in casa medita sul senso della vita e sulla precarietà dell’uomo, altri cittadini alla chiusura del confine con la Slovenia non pensano nè ai tempi dei graniciari, nè alla propusniza, nè alla bellezza della convivenza tra i popoli, sospesa per un po’, ma al fatto che chissà per quanto non potranno andare di là a bere al baretto della stazione. Allora consapevoli del fatto che “i muri sono solo nella nostra testa” hanno ieri scavalcato ogni ostacolo e se ne sono andati assemblati e carburati oltre confine a bere l’ultima birretta.
Sembra una scena da ultimi giorni della civiltà: bere vicini come se non ci fosse un domani, ma solleva molti di noi da ogni responsabilità. Che programmi elettorali, quale rilancio culturale, quale mercato de Madrid o funicolare, in città basta proporre “chiù bumba per tutti” e il successo di voti è garantito. Anna Di Gianantonio
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