In questi giorni si parla molto dell’encomiabile lavoro di tutto il personale medico e paramedico, si parla anche, ma un po’ meno, di tanti altri lavoratori che stanno mandando avanti il Paese: commessi dei supermercati, autotrasportatori, operai nelle fabbriche non chiuse etc…
Si parla poco anche di un’altra questione: dell’importanza che in questo momento ha una comunicazione, personale e istituzionale, precisa, seria, e pacata.
Tutti noi abbiamo i nostri spazi sui quali scrivere, esprimerci e condividere notizie, ma in questo momento sono in tanti ad usarli male. Non solo condividendo notizie false, ma scambiandoli per uffici di polizia.
Lo spazio di cui ognuno di noi dispone va utilizzato in modo positivo, promuovendo e diffondendo buone pratiche: che si tratti di #stateacasa, #iorestoacasa, #andratuttobene, tutto in questo momento serve, soprattutto a far stare meglio sè stessi.
Ciò che non serve, e può essere addirittura pericoloso, è denunciare i presunti trasgressori di norme diversamente interpretabili… Se vedete una persona che secondo voi ripetutamente vìola le regole, segnalatela a chi di dovere, non sui social.
A controllare che chi esce lo faccia per validi e comprovati motivi ci devono pensare le autorità, noi i singoli cittadini, se no diventa un carnaio.
Lo stesso vale per chi ricopre ruoli istituzionali: è fondamentale stare attenti a quello che si dice e a come lo si dice perché il rischio è che i cittadini, presi dal panico e dallo sconforto, si sentano legittimati a comportarsi come sceriffi e in questo momento non è il caso che a dramma si aggiunga dramma.
I nervi di tutti sono piuttosto scoperti e lanciare pubbliche invettive contro chicchessia mi sembra un invito a farsi giustizia da sé. Eleonora Sartori
Quando non si sanno gestire preoccupazioni e paure le si trasferisce in sentimenti di ostilità. Comincio a temere gli effetti subliminali del virus più di quelli fisici.
E’ già da tempo che sono preoccupata per le ricadute psicologiche di tutto ciò. Staremo a vedere!
Adesso con l’ultima ordinanza in FVG è praticamente vietato respirare fuori di casa. Chi ha adoperato misure eccezionalmente ferree come la Cina, imponendo una quarantena forzata a tutti, non ha ottenuto risultati migliori di quelli previsti col distanziamento sociale. Un isolamento perfetto, oltre a violare i diritti delle persone (compromettendone anche la salute su altri versanti), è praticamente un’utopia, perché resta il fatto che siamo uomini dotati di sentimenti e non macchine.