Chissà se un male, alla fine, sarà un bene. Chissà se la situazione che stiamo vivendo (non lo voglio nemmeno chiamare per nome perché social, radio e e televisione ne sono fin troppo pieni) aiuti chi di dovere a comprendere quanto sia fondamentale una sanità PUBBLICA efficiente.
Chissà se ci aiuterà a diventare più abili nel “separare il grano dal loglio”, ovvero acquisire le informazioni corrette e buttare nel cestino (o non considerare affatto) la fuffa, il fake, le bufale varie.
Forse, se saremo bravi abbastanza, sfrutteremo questa emergenza, creata soprattutto da un’inadeguata comunicazione di politici e, sì, anche uomini di scienza, come un’occasione per crescere e migliorare.
Sono tutti presi dalla furia di scrivere il post prima degli altri, per accaparrarsi una manciata di like in più, e non si prendono la briga di commentare con una frase di senso compiuto che sia una: solo tanti tristi e gialli pollicioni.
Non pensano, questi individui, alle conseguenze nefaste che il loro operato ha sulle vite di milioni di cittadini. Comunico ergo sum, non importa cosa, non importa come.
Se non comunico non sono, sparisco.
A tutto ciò possiamo reagire con una “crescita cognitiva” che ci aiuti a selezionare: fonti, certo, ma anche medici e politici. Eleonora Sartori
Speriamo che il coronavairus, tanto per fare una citazione dotta, ci aiuti a meditare di più in futuro e a non sparare considerazioni ad minchiam su argomenti di cui non si ha la minima conoscenza, presi proprio dalla furia di scrivere il post prima degli altri o criticare qualcuno a prescindere…