Un bel tacer non fu mai scritto. Nemmeno in questo momento di difficoltà chi dovrebbe essere super partes riesce ad esserlo.
Si chiedono contributi e idee alle opposizioni (trafiletto su Il Piccolo di oggi)? Ma le opposizioni sono sempre quelle accusate di essersi appiattite su posizioni di una certa persona o di una certa sinistra? Sono le stesse opposizioni che hanno visto bocciare tutte le proposte avanzate finora? Ne cito solo una, come esempio: quella sui parchi gioco per bambini con disabilità…
Contribuire con idee e progetti è una richiesta sacrosanta, ma non volta a riempire il vuoto pneumatico. A questo punto ripropongo la domanda: la maggioranza che governa la città da un ventennio ce l’ha l’idea se non di come risolvere (impossibile) la situazione, almeno di dove cominciare?
Sa quali sono le nuove povertà? Ha idea di quante sono le persone che per la prima volta nella loro vita dovranno rivolgersi ai servizi sociali?
Il consiglio comunale non è l’arena dei giochetti politici (cito il primo cittadino e sono d’accordo), ma quella del confronto che io purtroppo da spettatrice non vi ho mai trovato. Ora però l’opposizione serve?
L’opposizione, almeno una parte, una cosa l’ha già detta… 120 mila euro di aiuti alle famiglie sono ridicoli, ma non tanto quanto lo spendere inutilmente per la Galleria Bombi e il parcheggio di via Manzoni. Ma tanto la risposta la conosciamo già: soldi già stanziati in capitoli dai quali non possono essere spostati.
Il bilancio che si andrà a discutere in ritardo (e lo era già prima del Coronavirus, non utilizziamo come scusante) era vecchio prima dell’emergenza, perchè non fotografava l’esistente e non teneva conto delle esigenze reali dei cittadini, ora è un insulto. Alle famiglie, come ho già scritto, al Commercio, a tutti quelli che in prima persona stanno pagando con lacrime e sangue la chiusura delle attività.
I sacrifici devono essere reciproci: se si chiedono, si devono fare in prima persona. Qui, invece, si preferisce attendere la manna dal cielo. Eleonora Sartori
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