Nel bilancio della giornata di domenica 17 maggio, dopo aver invitato i goriziani alla “promenade” lungo la ampliata zona pedonale, il sindaco conclude il suo messaggio con un ricordo di Norma Cossetto con queste testuali parole “torturata e uccisa dai titini a guerra finita”.
E’ vero che il corpo di Norma Cossetto fu ritrovato nella foiba di Surami nei pressi di Antignana, ma, come è inciso sulla lapide a lei dedicata presso l’università di Padova dove studiava, la Cossetto fu uccisa non nel 1945 ma nel 1943, nel periodo delle cosiddette “foibe”istriane, quando dopo l’8 settembre e dopo la dissoluzione dell’esercito italiano, in Istria si ebbe una sorta di sollevazione popolare contro i fascisti e contro coloro che detenevano il potere, come maestri, farmacisti, rappresentanti delle forze dell’ordine.
Norma non fu dunque uccisa al termine della guerra, ma durante la guerra, forse perchè figlia di Giuseppe Cossetto, podestà di Visinada e ufficiale della Milizia fascista e lei stessa con la sorella Licia attiva nelle organizzazioni femminili del regime.
Altre illazioni su come morì non sono state provate, perchè si basano non su documenti ma su racconti e testimonianze in larga parte contraddittorie. Ma come mai il sindaco sbaglia così clamorosamente una data? Perchè posticipa la morte di Norma di quasi due anni? Forse è un semplice errore, ma pare strano, perchè a Norma Cossetto è dedicata una piccola via della città e il sindaco le porta ogni anno i fiori.
Allora c’è una sola spiegazione: la necessità di eliminare qualsiasi complessità della storia, qualsiasi responsabilità della guerra scatenata dai nazifascisti e delle sue terribili conseguenze, qualsiasi riconoscimento verso chi a quella guerra si oppose pagando con la vita la sua scelta antifascista. Anna Di Gianantonio
A quanto pare abbiamo un sindaco che ci fa o ci è, di storia prima di aprire bocca dovrebbe documentarsi, perchè sennò ci potrebbe essere chi gli crede e poi sappiamo che tutto quel che dice il podestà diventa verità.
I racconti del tempo sono molto confusi e la storia non è chiara. La cosa certa è che nessuno di noi c’era e può dire come è andata realmente. Alla Cossetto nel 2005 venne conferita la medaglia d’oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con la seguente motivazione “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 – Villa Surani (Istria)”. Questo è già un dato di fatto. Altro dato di fatto è che ANPI, ad esempio a Lecce anche recentemente, ha polemizzato più volte definendo Norma Cossetto “presunta vittima delle foibe”. Giusto per raccontarla bene.
Ecco le fonti:
https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/161496
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/02/11/foibe-bufera-su-anpi-lecce-per-cossetto_0a949b01-ae77-4ea7-988f-a40e211a9842.html
I racconti del tempo sono molto confusi e la storia non è chiara. La cosa certa è che nessuno di noi c’era e può dire come è andata realmente. Alla Cossetto nel 2005 venne conferita la medaglia d’oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con la seguente motivazione “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 – Villa Surani (Istria)”. Questa è già un dato di fatto. Altro dato di fatto è che ANPI, ad esempio a Lecce anche recentemente, ha polemizzato più volte definendo Norma Cossetto “presunta vittima delle foibe”. Giusto per raccontarla bene.
Ecco le fonti:
https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/161496
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/02/11/foibe-bufera-su-anpi-lecce-per-cossetto_0a949b01-ae77-4ea7-988f-a40e211a9842.html