L’invincibile armata Brancaleone sbanda verso “l’ultradestra” e il carrozzone perde De Sarno. Lui dice al Piccolo che si è dimesso, il Piccolo spara in prima pagina “cacciato De Sarno, il contestatore”: chissà chi l’ha suggerito, il titolo. De Sarno si dimette perché, parole sue, ormai l’amministrazione ha virato al nero di seppia, e lui è lontano da quella sensibilità. Lo fa il giorno dopo dell’approvazione del bilancio, garantendo i voti in consiglio.
A questo punto, che il sindaco almeno si tenga le deleghe e non metta un altro a fare l’assessore. I soldi risparmiati vadano nel fondo che il comune ha creato per le famiglie in difficoltà. Non lo farà, perché c’è bisogno di soldi per le famiglie solo se lo dice lui. Se si tratta di aggiungere, come da proposta dell’opposizione, 50mila euro ai 120mila che lui ha destinato a chi è in difficoltà è demagogia, e se nessuno deve rimanere indietro chi sia nessuno lo stabilisce lui, come gli educatori hanno imparato a loro spese.
Dunque, deriva di ultradestra si diceva, del resto riconoscibile nei toni di scherno del sindaco verso la consigliera Tucci, o dell’assessore Del Sordi verso la consigliera Zanella – le consigliere d’opposizione sono spesso oggetto di scarsa educazione durante i loro interventi, ma nell’ultima seduta si è andati bene oltre – nel più o meno velato me ne frego delle regole sul Dup da parte dell’assessore al bilancio, nella tracotante chiusura del consiglio stesso da parte del sindaco – è la seconda volta che gli viene concessa da un presidente non proprio autorevole nei suo confronti – nell’azione quotidiana di questa amministrazione la deriva di ultradestra c’è tutta.
Papà Rudy è preoccupato per i suoi figli, Rudy il salvatore ci dice state a casa e date un bacio ai vostri figli e ditegli che…, Rudy lo sceriffo non avrà pietà degli spacciatori, Rudy libro e moschetto caccia l’assessore all’istruzione, Rudy il podestà non paga gli educatori, Rudy il giullare dice ai commercianti voi sì che siete sfortunati, mica come loro che hanno la cassa integrazione, cosa non si fa per un applauso, Rudy il ministro della propaganda ha un giornale a sua disposizione dalle colonne del quale racconta quanto è bravo, Rudy la sera miete il grano degli abbracci e dei vi voglio bene su Facebook.
L’uomo solo al comando, il supereroe, il nostro Superpippo. Intorno a lui, una corte dei miracoli pronta ad adularlo a gettone. Il comune diventato il suo personale palazzo Venezia. Fuori, una città già in ginocchio ben prima del Corona virus aspetta e spera, che quell’ora si avvicina. Andrea Picco.
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