Tre ore di riunione di maggioranza, questo è stato il consiglio comunale, e si sa che quando si parla di soldi la maggioranza dà il meglio di sé. Soprattutto dei propri, ché se è vero che nessuno deve rimanere indietro, per sicurezza loro si prendono avanti.
Si discuteva la proposta di taglio dell’indennità delle commissioni, un taglio sostanzioso, da 104 euro lordi a 27. Proponente: Roldo, consigliere di maggioranza, che parte da Pericle stuzzicando così Cosma che all’epoca già c’era e gli aveva votato contro, troppo democratico. Poi per tre ore parlano solo consiglieri di maggioranza. E danno spettacolo. Populismo, ipocrisia, il carnevale che parla male della quaresima, tentativi di mediazione a 52 euro, coltellate in amicizia al proponente – ti sei preso 225mila euro da presidente del consiglio, la voto se restituisci quello che hai preso, hai un setteetrenta da riccone – si sente che tra di loro si amano e sono in maggioranza perché credono nel progetto.
Non ne vogliono però sapere di alleggerirsi il portafoglio, non sia mai, perché è vero che per molti goriziani è dura, ma la beneficenza la farò come e quando lo dirò io, come giucas casella. Ipnotici. Surreali. Come in un film di Bunuel, in cui i convitati a un pranzo per tutto il film non riescono a sedersi a tavola, il fascino discreto della borghesia goriziana invitata a “magnar i schei” dà la dimostrazione che se il popolo ha fame ha pronte le brioches e gli spritz, ma se le tocchi il gettone di presenza ti pianta una forchettata sulla mano.
Concentrati come sono a salvare quanto entra nelle loro tasche, non li sfiora nemmeno il pensiero che tutta la differenza tra 104 e 27 euro finirebbe nelle tasche dei goriziani in difficoltà. Non solo: nella discussione si ammette che l’invenzione della distinzione tra commissioni “gettonabili” e non, la non convocazione di molte commissioni, sono stati escamotage dell’amministrazione per non gravare sul bilancio, che di fatto hanno rallentato i lavori del consiglio comunale recando un danno a tutti i cittadini, con l’avallo del segretario comunale, visibilmente in imbarazzo a difendere l’indifendibile.
Ovviamente, alla fine, hanno bocciato la delibera. Abbiamo così speso altri quattromila euro per niente. Tutto resta come prima. Tre assessori, ai quali la regione aumenterà lo stipendio, votano contro il taglio del gettone. Nessuno deve rimanere indietro, ma intanto goriziani aspettate qua, che loro vanno avanti a vedere com’è. Ah, comunque vi abbraccia, lui, ci mancherebbe… Fatevelo bastare. Andrea Picco
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