Era attesissimo in città lo sbarco di Rudy sui centri estivi accompagnato dall’immancabile assessora e… dall’irrinunciabile fotografo di corte. Anche i bambini, gioiosi, soprattutto a veder il babbo natale arrivare in anticipo. Saranno spaesati pure loro in questo periodo. Prima il “basta smartphone” poi diventato utile come l’aria, la mascherina perfino per andar a far pipì, insomma routine ormai. Ora il babbo con la renna a portare i promessi regali… eppure fa caldo, di solito non nevica?!
Tutto pronto per i centri estivi in sicurezza, aspettiamo solo il via del governo: ma maestra, manca il sapone, è la cosa più importante… ssshhh, tira su la mascherina e andiamo a giocare.
Un po’ se ne sentiva la mancanza, del cantastorie, da quando è finito l’aggiornamento quotidiano, i bacieabbracci diffusi per farci sentire la presenza.
Tira la palla a BabboRudy, fai canestro qui, sorridi… contro la logorrea da post-promessa-cronica.
È tutto pronto si diceva, gli educatori non solo lavoreranno pardon, saranno utilizzati, in estate ma andranno addirittura a guadagnare di più. La smettano quindi di frignare e si accontentino della busta paga corta.
State tranquille famiglie goriziane, abbiamo organizzato tutto e ci saranno tante tante tantississime sorprese, anche per i genitori… spritz bianco o colorato? Offro io…
La “sorpresa” però ha il volto di una determina del Comune di Gorizia, apparsa sull’albo pretorio e datata 01/06/2020:
“…rilevato che a seguito della rimodulazione oggetto del presente atto, prevista per il periodo 01.03 – 31.08.2020, il valore economico complessivo dei servizi rimodulati risulta essere coperto, per la parte eccedente, con i risparmi derivanti dai servizi sospesi e ridotti non comportando ulteriori oneri a carico dell’Amministrazione comunale;”
Tradotto: con i soldi che dovevamo dare a tizia e caio, educatrice ed educatore, come autorizzato dal Governo, paghiamo i centri estivi… Taaaac!
Fine delle trasmissioni, verrebbe da dire. Tra infinite palle, una l’opposto dell’altra, tutto il contrario di tutto compreso “la legge non consente di pagare”, l’Amministrazione ha scritto nero su bianco che il Comune ha fatto cassa sulle spalle dei fortunati educatori.
Rimodulazione? Dal 1° marzo??? Nel mese di marzo Rudy smarronava tutto il giorno dall’altoparlante della protezione civile: è il vostro sindaco che vi parla! Assieme alla giunta sapeva a malapena che non si poteva uscire di casa, con il lockdown appena iniziato, mentre i lavoratori/educatori, di seguito anche animatori, erano sì anche loro a casa ma senza certezze sul futuro (chi ha potuto riprendere il lavoro, a distanza, ha potuto farlo solo da fine marzo, magari con orario ridotto). Anzi, una certezza c’era: il taglio dello stipendio. Smack.
Tra mille incertezze, si consuma dunque anche la beffa… nessun costo aggiuntivo. “Un sentito grazie anche agli educatori”… per aver pagato una parte della spesa non so, il sapone, il gel, magari qualche pennarello.
Gorizia riparte dunque… spritz per tutti. Eltjon Grizhja
Servizi sospesi vuol dire che non sono stati offerti servizi all’utenza durante quei tre mesi. Che gli educatori abbiano preso meno dello stipendio pieno può anche starci, considerando che non hanno neanche lavorato. Sarebbe più scandaloso se gli educatori avessero lavorato e fosse stato decurtato loro una parte dello stipendio.
Anche quelli dipendenti dal Comune. Ma quelli lo stipendio pieno l’hanno ricevuto. Tanto lei non è educatore, vero? Quindi chissene… Se non tocca il proprio portafoglio…
Non ho capito la seconda parte del ragionamento… Lo si può spiegare? Grazie
Cara/o anonima/o… I servizi sono stati sospesi per cause del tutto eccezionali, indipendenti dalla volontà dei lavoratori. Probabilmente chi di dovere non era in grado di garantire la sicurezza. Non vedo dunque il motivo per cui gli educatori dovevano essere penalizzati. Insegnanti, personale del comune e altri ancora sono stati pagati per intero nonostante i servizi sospesi. A questo si aggiunge il fatto che il Governo autorizzava il Comune a pagare pervintero proprio per i servizi sospesi. Il sindaco invece, squallidamente, ha risparmiato. Offrendo poi i centri estivi.
“Sarebbe più scandaloso se gli educatori avessero lavorato e fosse stato decurtato loro una parte dello stipendio”??? E ci mancherebbe pure… Esattamente perché una cosa del genere avrebbe dovuto avvenire?
Allora, andiamo per ordine. Intanto non credo che sia il Sindaco che paga gli stipendi degli educatori. Sarà stato qualcuno ad interpretare le norme. Se la legge prevede effettivamente altro, rivolgiti ad un tribunale del lavoro, ti verrà sicuramente data ragione.
Resta il fatto che milioni di lavoratori italiani a cui è stato impedito di lavorare per tre mesi, quando gli è andata bene, hanno avuto il salario ridotto. La cassa integrazione, che sia CIGS, CIGO o in deroga prevede che venga corrisposta al lavoratore un’indennità pari all’80% della retribuzione. A voi quanto è stato corrisposto? Giusto per capire di quali cifre parliamo.
Poi ci sono i commercianti e i liberi professionisti… che non hanno lavorato ugualmente e che hanno ricevuto 600 Euro.
E poi ci sono quelli che hanno lavorato! Cioè non erano sul divano a casa, erano in corsia, sulla strada o nei supermercati. Esposti ai rischi e con lo stipendio esattamente uguale a prima.
Quindi c’è chi ha lavorato esponendosi ai rischi, chi non ha lavorato (ma lo stipendio lo ha preso ugualmente) e chi voleva lavorare, ma non poteva farlo.
Il ragionamento finale è semplice e privo di polemiche: se non hai lavorato ma ti è stato comunque garantito, se non lo stipendio pieno, almeno il tanto per vivere con dignità, è poi così ingiusto?
Insomma, letta così, non vedo tutta questa ingiustizia. Se invece la legge prevede quello che voi dite, penso che il rimedio legale ci sia.
Anonimo, è il nome o il cognome? Perché io li ho messi entrambi. Già questo la dice lunga…
Noto in ogni caso la scarsissima conoscenza dell’argomento, di conseguenza anche sulla provenienza dei soldi per la retribuzione degli educatori. Invito inoltre a leggere con attenzione il decreto Cura Italia (art. 48). Per comprendere che è stata proprio per una decisione (politica) del Sindaco che era “autorizzato” e non obbligato dal Governo: penalizzare gli educatori, risparmiare, e quindi “offrire” i centri estivi. Con i soldi degli altri.
Evitiamo dunque stupidaggini inutili come tribunali del lavoro, perchè se avessi potuto lo avrei già fatto senza attendere il suo inutile suggerimento. Sulle cifre che percepisco e ho percepito non devo stare qui a dire quanto e come. Non posso inoltre far stabilire a nessuno e tantomeno ad uno che non ha nemmeno il coraggio di firmarsi per sostenere il proprio vuoto se quello che percepisco è congruo oppure no.
Di certo lei non ha la più pallida idea del lavoro di un educatore.
Infine cosa c’entrino gli educatori con tutte categorie citate lo sa solo la sua immaginazione. Una cosa è certa: abbiamo certamente un’idea diversa della dignità. Del resto, se non tocca il proprio portafoglio…
Se non ha il coraggio di firmarsi, lasci perdere, non perda tempo a rispondermi.
Saluti.
Quindi quando gli argomenti traballano iniziano le offese.
Comunque una cosa finalmente ora è chiara: non è esattamente “i soldi che dovevamo dare”, ma i soldi che “potevamo” dare. C’era dunque la facoltà di scelta, meglio dirlo chiaro, e non l’obbligo di fare.
Ma non voglio aggiungere altro sulla questione, meriti piuttosto una risposta sulla scusa dell’anonimato, che diviene sempre quella buona per tagliare corto invece di argomentare.
Il forum dove scrivi evidentemente consente di fare commenti anonimi. Trovo sia una funzione molto comoda e che vada incontro alla privacy degli utenti oltre che ad essere pratica, e poi non capisco perché di default uno sia obbligato a rendere visibili le sue attività, voglio dire c’è a chi va bene e a chi no e quindi ben venga che ci sia la possibilità di scelta.
L’anonimato , fin dalle origini della stampa, è stato utilizzato per sfuggire non solo alla censura vera e propria, ma anche alla semplice curiosità del proprio ambiente (e questo è proprio il nostro caso, vero?). Il diritto di rimanere anonimo (ovvero di usare uno pseudonimo) fa corpo ab origine con la libertà letteraria e artistica e, soprattutto, con la libertà di pensiero.
Libertà di pensiero. Non libertà di offendere.
Ma guardi, la questione è talmente semplice che c’è poco da argomentare… Credo di essere stato chiaro. Così come è stata chiara la volontà del Sindaco. Inoltre, se dall’altra parte non si ha conoscenza dell’argomento non si va da nessuna parte. Salvo fare paragoni improbabili con altre categorie. Un classico! Del nulla. Meglio puntare tutto sull’arte dell’anonimato e puntare sulle offese (ma quali?). Artistico.
ps. Il suo pensiero sulle categorie che stanno peggio ha potuto seguire la discussione di ieri su taglio indennità dei consiglieri comunali? Illuminante. In effetti anche Ziberna & Co hanno molto a cuore il benessere dei cittadini e dei lavoratori. Che però viene pur sempre dopo il loro.
Il signor ” Anonimo ” mi è sembrato educato, non mal disposto a priori. Non altrettanto il signor Eltjon. Conosco bene, per le pregresse esperienze lavorative, l’importanza degli educatori; non ho certo simpatie per questa giunta; nel caso, nessun problema a firmarmi per esteso. Già i commenti sono pochi, se poi si vuole avere ragione a prescindere, allora tanto vale togliere la possibilità di commentare. Se a voi andasse bene così, per parte mia addio al blog del Forum. Ricordo che era nato con propositi ben diversi, però.
Grazie del suo preziosissimo contributo, signor GM. Ok, lei ha esperienze pregresse e non simpatie per questa giunta. E quindi? Ha seguito la vicenda? Conosce la situazione? La situazione è che coi soldi che il comune ha “risparmiato” facendo i centri estivi io ci avrei pagato l’affitto. Ma, come già detto dall’anonimo, finché non tocca le proprie tasche… Ecco, educatamente…