Impariamo dal volume di Luana de Francisco e Ugo Dinello “Crimini a nord est” che non solo il Friuli non è un’isola felice in fatto di penetrazione mafiosa, ma che al contrario è classificata nelle regioni a rischio “Alto”, essendo vicina al Veneto, dove il livello di pericolo mafioso è come da noi “Alto” o “Altissimo”.
Settori di intervento mafioso sono il movimento di terra, e qui viene in mente la terza corsia della A4, il turismo con l’acquisto di bar, ristoranti, pizzerie e alberghi e con il boom turistico di Venezia, il riciclaggio di denaro sporco – pensiamo ai casinò, all’uso sistematico del sistema bancario sloveno tramite il sistema di finte società cui intestare bonifici bancari da ritirare poi agli sportelli, ma anche al caporalato ai Cantieri navali, dove lo sfruttamento della manodopera fa lievitare grossi patrimoni spendibili in altre attività – e il settore del traffico dei rifiuti, oltre alla droga, al traffico di armi e di esseri umani.
Ma sul tema della mafia nel nostro territorio torneremo di sicuro, anche perché un settore di intervento della malavita è lo stoccaggio dei rifiuti speciali o tossici nei capannoni lasciati deserti dalla crisi e che per qualcuno può essere redditizio affittare alle organizzazioni criminali.
L’indagine sul traffico illecito dei rifiuti, culminata nel sequestro del capannone ex Bertolini di Mossa, dove sembra siano state stoccate ben 4.500 tonnellate di rifiuti speciali provenienti da Belluno e da un’area nei pressi di Borovnica in Slovenia ci deve far rizzare le antenne.
Ultimamente dalla città e dalla provincia arrivano segnali inquietanti che dovrebbero mettere in allarme l’opinione pubblica, convinta ancora di vivere nella Nizza d’Austria e che rischia di avere un brutto risveglio. Anna Di Gianantonio
—
Di gestione dei rifiuti e criminalità parleremo il 10 luglio alle 18.30 al Kulturni Dom assieme a Claudia Salvestrini, direttrice della Polieco e Alessandra Tommasino, giornalista, in un incontro moderato da Martina Luciani.
La partecipazione è gratuita ma, nel rispetto delle direttive Covid, è necessario prenotare il proprio posto in sala.
Prenotate più posti solo se, in quanto congiunti, potete sedere vicini. Vi preghiamo di presentarvi all’incontro con un po’ di anticipo (indicativamente alle ore 18.00).
Grazie per la collaborazione!
Rispondi