20 luglio, ennesima manifestazione da parte della società civile contro il CPR di Gradisca d’Isonzo. E contro tutti i CPR.
2 sono le persone già morte a Gradisca. Morte di CPR, che altro non è se non un’istituzione totalitaria. Un centro che dovrebbe servire a rimpatriare persone con GIA’ un foglio di espulsione in mano, ma così non sempre funziona. E dentro ci può finire chiunque. E anche morirci. Il CPR fa parte di un sistema di non-diritto, un sistema che chiude, che ti rende invisibile, che ti schiaccia, che ti porta alla violenza, che ti rende peggio di un animale in gabbia. E qualche modo per sopravvivere, se sei fortunato di essere abbastanza forte, lo devi trovare. Si chiama Istinto di sopravvivenza.
Purtroppo in piazza Vittoria davanti alla prefettura non eravamo in tanti a manifestare. Ma dei presenti, mi ha colpito l’eterogeneità: giovani, persone di mezza età e qualcuno più anziano. Persone, diverse, di Gorizia e Nova Gorica, Trieste e Udine. Con un unico obiettivo: difendere i diritti di tutti. Persone per le persone. Francesca
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