Prima le persone.
Oggi pomeriggio ho partecipato alla manifestazione “Prima le persone” organizzata a Udine, secondo incontro dopo quella di Trieste di giugno dello scorso anno.
Sono stati numerosi gli interventi sia di chi era presente e sia di chi non è potuto esserci fisicamente, come Don Ciotti e Alex Zanotelli, ma che comunque sono riusciti a farci arrivare il loro messaggio. E soprattutto tantissime le associazioni che hanno detto Si, partecipiamo. E tante anche le persone che si sono radunate in Piazza per sventolare le coperte termiche, segno degli Ultimi (coperte che poi sono state raccolte e date all’associazione Linea d’Ombra di Trieste che ogni sera opera in stazione per accogliere e supportare le persone migranti che arrivano dalla Balkan Route).
Ed è proprio dalla piazza e dalla Strada che bisogna ripartire; dobbiamo riappropriarci del nostro diritto di partecipazione alla città e alle scelte che vengono prese nei nostri comuni e regioni.
Gaber cantava “C’è solo la Strada su cui puoi contare, la Strada è l’unica salvezza..” e “la libertà non è stare sopra un albero… la libertà è partecipazione”.
Ecco, dall’uscire, dall’incontro nascono le relazioni, le idee e le proposte per lottare per i diritti di tutti, per far valere l’articolo 1 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo di cui troppe volte ci fa comodo dimenticarci.
Dobbiamo impegnarci per rivoluzionare noi stessi verso un’ideale di comunità e di aiuto al prossimo e uscire dai nostri comodi loculi per incontrare, scambiarci le idee e partecipare per cambiare.
Dobbiamo diventare Ribelli per amore.
Francesca Djust
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