Da due anni la destra non vuol più nascere a Gorizia. Abbindolati con la finta casa del parto transfrontaliera, che serviva a Romoli per placare le ire cittadine dopo la decisione di Tondo di chiudere il punto nascita, i goriziani adesso hanno nero su bianco dall’house organ della giunta che a Gorizia non si nascerà più per un bel po’.
Ovviamente, i fratelli d’Italia tacciono, sembra non gli interessi più avere altri fratelli “veri goriziani”, non come quelli che nascono a Monfalcone, “mezzi bisiachi”, perché non c’è più una Serraccchiani da insultare.
Il problema di nascere a Gorizia è in ogni caso risibile in confronto a viverci, con questa amministrazione che ha promesso mari e monti e ha mantenuto zero. Rudy, che guarda caso non è stato solerte sui 20 casi di covid di ieri, ha portato a casa il nulla cosmico, ha passato tre anni da inauguratore seriale di locali, a promettere sul Piccolo opere che si faranno sempre l’anno dopo.
La città è in un declino che l’incapacità della giunta riesce solo ad accelerare. Mancano poco meno di due anni, e ancora non abbiamo capito che idea abbia per il futuro della città questo circo Barnum che si esibisce quotidianamente nell’ “apericena”, magna e bevi e fine.
Del Sordi per coerenza dovrebbe dimettersi, se non per i danni che ha fatto al patrimonio arboreo della città, almeno per aver visto che neanche il centro destra vuole travagli e vagiti al San Giovanni di Dio. Non lo farà, perché “la colpa è del PD” coi suoi Fratelli italioti funziona sempre. Andrea Picco
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