Sentir parlare qualcuno di Forza Italia di minori stranieri non accompagnati di 17 anni, fa sempre un certo effetto. Ragion per cui mentre ascoltavo Fabio Gentile ieri pomeriggio affilare i canini contro questo bu si ness della sinistra schiavista non potevo non immaginare quel vecchietto che, in una fredda notte d’inverno, preso il telefono diceva a un attonito funzionario di polizia mi consenta – con la “esce” – sono il Presidente del Consiglio, la signorina è la nipote di Mubarak …
Ma era il primo intervento della seduta, e mai mi sarei immaginato che, a uno a uno, tutti gli esponenti della maggioranza iscritti a parlare si schierassero contro la delibera di giunta, della loro giunta, che ratificava la variazione di bilancio prevista per i minori stranieri non accompagnati, soldi che lo stato chiede ai comuni di anticipare e poi rimborsa fino all’ultimo centesimo. Una sorta di partita di giro.
La questione, lungi dall’essere economica, si è fatta perciò subito politica e quindi, data la straordinaria levatura dei membri, comica. Fratelli d’Italia, con Cosma che ci ricorda che aveva anche ragazzi stranieri nelle sue squadre tipo ho anche amici gay, motiva la sua contrarietà perché “tra l’altro la nuova legge contro l’omofobia voluta dai sinistri riempirà l’Italia di gay”, ma si assicura che i sinistri votino a favore perché altrimenti non passa.
Tomani dice che non vuole che i suoi figli italiani siano discriminati e chiede anche per loro 130 euro al giorno. Evidentemente nella Lega hanno capito che la balla dei 35 euro non funzionava più e hanno pensato di aumentare la cifra.
Zotti favorevole se i soldi li dessero a lui, contrario invece a darli a chi ci mangia. Tomasella contrario, Piscopo contrario, Zorzenon contrario, Braulin contrario: orpo, che scenario interessante. Talmente interessante che Obizzi, che presentava la delibera, la butta lì: guardate che se non passa, rischiate di doverli mettere voi…
Apriti cielo: segretario! Segretario! Ci deve dire se è vero. Ci deve dire se siamo liberi di votare, e cosa succede dopo. Al che il segretario, non una zecca culattona schiavista dei centri sociali che fa bu si ness con l’immigrazione clandestina, il segretario comunale azzecca l’ unica risposta possibile: voi potete votare come volete, dopo è chiaro che una maggioranza che vota contro l’approvazione di una delibera della sua giunta ha un significato politico ma non spetta a me trarre le conclusioni. Io sono un tecnico e faccio gli atti.
Verrebbe quasi quasi la tentazione di votare contro per vedere l’effetto che fa il tonfo della giunta via web. Intanto dalla maggioranza parte il dagli al segretario, che non li ha salvati. Terza ora di discussione tra di loro, sostanzialmente. Obizzi, ritira la delibera, dai. E uno. Obizzi, forse è meglio che la riportiamo in commissione. E due. Non c’è urgenza, possiamo portarla più avanti. E tre. Anche perché se la bocciamo non si può ripresentare uguale. Allora perché la bocci, se poi la voterà i comunque, viene da chiedere al quarto. Ci prova Portelli, estremo tentativo: mozione d’ordine per il ritiro. Bocciata. Dichiarazioni di voto: non siete degni di appartenere alla patria, vergognatevi, rivolto all’opposizione. Viva Orban, schiavisti! Sempre all’opposizione. In futuro i gay riempiranno … Vabbè okay… Voglio dare un segnale, mi astengo. Segnalone, veramente… Insomma, per dare sti soldi ai minori non accompagnati Ziberna deve rivolgersi alle zecche, i suoi per l’ennesima volta gli hanno girato le spalle.
La delibera passa, perché questa opposizione che non vuole il bene della città, che vuole riempirla di gay musulmani minori terroristi che portano malattie e ci portano via le nostre donne e il lavoro e passano il tempo a spacciare e a drogare i nostri figli e gli danno 130 euro al giorno che vanno alle cooperative rosse che con le toghe rosse ce l’hanno con Berlusconi che non poteva sapere che non era la figlia di Mubarak, gli tende per pietà la mano. Maggioranza in minoranza sui minorenni, dunque. Sulle minorenni, invece, meno male che Silvio c’è. Andrea Picco
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