In questi anni ho sentito mille volte parlare di sicurezza, di telecamere di sorveglianza, di potenziamento del controllo su determinate zone della città, eppure tutte le volte che accade qualcosa di grave nessuno sa e nessuno vede nulla.
Dopo svaligiamenti, furti, imbrattamenti, è di ieri l’ultimo misfatto: il danneggiamento della panchina appena inaugurata per ricordare la lotta alla violenza sulle donne.
Cosa può passare per la testa di un essere umano che commette un gesto del genere, oltre che grave tremendamente stupido? Servirà a convincere i più scettici del fatto che esiste un problema, ed è pure bello grosso, che riguarda i rapporti uomo donna? Oppure verrà annoverato tra le bravate commesse da un perditempo?
Io non riconosco più la mia città, non riconosco la tristezza e il livore che ormai percepisco quotidianamente. Mi aspetto una presa di posizione molto forte da parte dell’amministrazione, ma che non vada a parare come al solito sul discorso, trito e ritrito, delle telecamere e del controllo, ma che punti un po’ più in alto, magari sull’educazione e sulla prevenzione del disagio.
Spero che quella ignobile scritta venga ripulita al più presto, altrimenti dovrebbero farlo i cittadini, tutti assieme, perchè il biglietto da visita della nostra città non deve essere l’inciviltà. Eleonora Sartori
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