In tutti questi anni di lavoro e passione per la nostra città sono molti gli stimoli che ci sono arrivati dall’incontro con i cittadini.
Ci stiamo interrogando da molto tempo su come far emergere le volontà di cambiamento in funzione di uno sviluppo economico che faccia leva sulle potenzialità della città in questo periodo storico e non in quello di 30 anni fa.
Effettivamente, come si legge dall’appello di alcuni cittadini, la candidatura di Gorizia / Nova Gorica a Capitale Europea della Cultura per il 2025 è già il segno dei tempi; e anche se non dovesse andar bene, cosa che naturalmente noi non ci auguriamo, si arriverà ad un punto di non ritorno per quanto riguarda le scelte di sviluppo per questo territorio.
Con uno “statuto speciale” o meno, crediamo fermamente che Gorizia potrebbe ritornare ad avere una buona economia se smettesse di interpretarsi come baluardo di un confine e finalmente iniziasse ad essere centro europeo affacciato su varie culture. La candidatura stessa, aldilà del risultato, 20 anni fa non sarebbe stata possibile.
L’appello dei cittadini e delle cittadine goriziani ad un nuovo inizio è per noi entusiasmante.
Il Forum ha visto in passato che le cosiddette coalizioni di forze politiche progressiste hanno portato a forme di governo più interessate a tenere equilibri interni, che ad attuare programmi per il bene della città. Nessuno vuole fare una crociata ai simboli di partito e non si sta chiedendo a nessuno di abbandonare i propri percorsi politici.
Ciò che dobbiamo cogliere dall’appello, tuttavia, è il desiderio reale di un cambiamento rispetto allo stantio istituzionale ed economico che registriamo da ormai troppi anni.
Ma come? Ritrovandoci ad un mese dalle elezioni per sfidarci sui numeri e lavorando per portare assessorati del “proprio simbolo” in giunta? Questo non ci interessa. Crediamo invece che la via sia quella di aprire subito un percorso di cui Unica sia il contenitore e accolga chi voglia spendere passione e tempo per la propria città. Un percorso in cui emerga l’unità non dei simboli ma delle volontà di costruire una proposta di governo per Gorizia. Per fare ciò condividiamo l’obiettivo di fare 1 passo indietro per farne 3 in avanti.
Il percorso permette un confronto necessario per il dopo, quando arriva il momento di attuare ciò che avremo deciso insieme e proposto alla cittadinanza, abbandonando una volta per tutte gli interessi particolaristici. Questo sarebbe il primo elemento di distinzione da chi ci governa oggi.
Un modo diverso di vivere la politica.
E’ innegabile che la scelta più comoda sarebbe quella di fare a gara su chi riesce a recuperare più voti occupando così più poltrone. Ma questo modo di vivere la politica è, anche secondo noi, uno dei motivi principali della disaffezione dei cittadini alla partecipazione.
Dare un segnale di coraggio, scegliendo la via sicuramente più generosa anche se difficile, crediamo sia anche il modo per convincere molti a tornare a votare. Dobbiamo saper trasmettere una suggestione che parte da un sentimento.
Se si vuole governare Gorizia è per migliorarla. Luciano Capaldo
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