L’anno 2020 è stato difficile, lo sappiamo bene tutti. Lo sa anche il nostro Sindaco che si è speso molto a far sentire la sua vicinanza ai cittadini di Gorizia.
Il 2021 è l’anno della speranza verso la conclusione di questa sciagurata esperienza che tutt’oggi viviamo. In tutto questo rincorrersi di notizie contrastanti in parte speranzose, in parte ancora angoscianti, per inaugurare il 2021 ricevo, credo come tutti, la prima bolletta dell’anno. Appare in realtà in una busta che sembrerebbe essere di un avviso di mancato pagamento e/o contravvenzione. Mi dico; “Oh cavolo comincio bene!”…
Aprendola mi accorgo che in realtà è la bolletta dei rifiuti (la Tari). Penso che quest’anno arrivi prima e invece leggo che, contrariamente a quanto scritto nella comunicazione per le prime rate, viene richiesto un saldo sul servizio 2020…
Ammetto di averci messo più di qualche secondo per collegare le due cose ma improvvisamente mi viene in mente un flash: era l’inizio dell’estate 2020, quello è il periodo in cui di solito arriva la Tari. Allegata ai soliti moduli F24 c’è una bella lettera del nostro Sindaco Ziberna che per l’ennesima volta interviene attraverso un volantino cartaceo.
La pomposità linguistica è un po retrò ma fa sentire sicuri; al di là di tutto, la comunicazione è dovuta perché di fatto, il Sindaco comunica che a causa dell’emergenza Covid la Tari del 2020 sarà intanto ridotta a 3 rate invece delle solite 4 e che poi a saldo, i cittadini saranno in parte o totalmente rimborsati attraverso “contributo”.
Penso che non tifo per lui, però finalmente, un po’ di soldi arrivano direttamente nelle tasche della gente, quindi “bene… ci stà”.
Tornando invece al momento degli auguri di buon anno, controllo il totale della Tari pagato nel 2019, sommo quello già pagato nel 2020 con quello richiesto dalla lettera color multa e scopro che la cifra è identica. Quindi nessun rimborso ma solo la quarta rata chiesta a Gennaio.
Cosa sarà successo mai? La pelle dell’orso è stata venduta troppo presto? Qualcuno al governo tanto a lei nemico le ha fatto promesse che poi non ha mantenuto? Ha speso i soldi in altro modo e ad un certo punto non ci ha capito più nulla? Non importa, ma ciò che conta è far finta di nulla, girarsi dall’altra parte.
La lettera di promesse arriva con stampa a colori, timbri, loghi e firme, la retromarcia arriva in silenzio se non addirittura con parvenza di multa.
La cosa che infastidisce più di tutto sa cos’è? Essere trattati come degli idioti, con la consapevolezza che la stampa locale, se può, insabbia. Chieda scusa ai suoi cittadini, altrimenti sarà l’ennesima volta che ne perde l’occasione. Buon anno. Luciano Capaldo
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