Viviamo in una crisi mai vista nella nostra storia. Una crisi che apre a scenari di nuove povertà, che spazza via illusioni di progresso e ideologie neo liberiste del massimo profitto che sono state alla base della crisi e dei morti in sanità.
Occorre davvero ridisegnare un futuro dove sia garantito il diritto ad una vita dignitosa a tutti, soprattutto a donne e giovani. Invece, quello che vediamo a livello nazionale non è il dibattito sulle grandi idee, ma il piccolo cabotaggio, i personalismi, la spartizione delle poltrone, gli inciuci, i rimpasti.
A Gorizia viviamo la stessa crisi. Non solo il sindaco, ma un’intera giunta e una intera compagine di centro destra hanno portato la città in uno dei periodi più bui di questi ultimi anni. Frammentata, divisa, rissosa, la maggioranza ha ridotto la città in uno stato comatoso, senza un futuro, umiliata nel suo ruolo in regione.
Siamo ad una svolta, bisogna dare una scossa forte alla città con un’offerta politica nuova. Il video di Patrizia Corazza pubblicato in Noi Lista Unica solleva enormi problemi sociali da parte di una donna impegnata da 30 anni nel volontariato. Parla di povertà economica, ma anche sociale ed educativa. Questo vuole dire che non solo i poveri stanno aumentando, ma che i loro figli rischiano di avere lo stesso destino.
Patrizia Corazza e altre persone, che non sono iscritte ai partiti, ma che sentono l’urgenza dei problemi che dovremo affrontare, hanno lanciato un appello in prima persona per una lista unica che raccolga i progressisti e i democratici della città.
Alle ultime elezioni ci siamo presentati divisi in molte liste, con tanti candidati sindaci, con molti simboli. Per questo siamo stati criticati. Ora è il momento che la sinistra insieme a chi vuole cambiare, si presenti unita in un’unica lista, con un unico candidato sindaco, una donna, e un programma chiaro e concreto.
Le persone che hanno mostrato la faccia e hanno contribuito a Noi lista unica chiedono una casa comune aperta alle persone che vogliono costruire un’idea della città radicalmente diversa. Unica perché i partiti e le associazioni devono fare un passo indietro rinunciando a simboli che, come abbiamo sperimentato in passato, diventano ostativi l’uno della presenza dell’altro e rappresentano la vecchia e perdente idea di alleanze formate per dare rappresentanza elettorale alle solite persone, senza una duratura presenza politica sul territorio.
Nella crisi che viviamo e che ha spazzato via vecchie idee e consolidate prassi bisogna marciare uniti, senza distinzioni, per il bene di tutti e bisogna offrire qualcosa di nuovo che recuperi un elettorato nauseato da quello che succede a livello nazionale. Uniti per dare anche un grande messaggio simbolico: da queste macerie si esce insieme, con l’impegno di tutti, con un lavoro comune, dove a prevalere siano i progetti per Gorizia, il bene di tutti e non gli interessi di alcuni. Anna Di Gianantonio
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