Durerà un anno. No, sei mesi. Ma se mi dite bravo Rudy anche mezz’ora e ve lo tolgo, sto senso unico. Basta che non mi diciate che sono un incapace, perché non lo sopporto. Soffro, e poi c’è il rischio che fuori di qui se ne accorgano. In regione, per esempio, in vista della futura capitale della cultura, che fa gola a tutti. No, non la parola cultura, l’altra, ma al maschile. Perché se si accorgono che il nostro prima esiste, e non è la Cisint il sindaco di Gorizia, e poi che fa danni, ci mettono un attimo a tripanarlo.
Si può andare avanti così un altro anno? Certo che sì, a sentire i peana di questa settimana. Siccome non c’è tempo da perdere, perdiamo un altro anno. Siccome non è tempo delle chiacchiere, chiacchieriamo amabilmente tutti assieme, tutti con l’amico Rudy. Ancora un po’ e lo candidiamo nel centrosinistra, il prijatelj. Il nostro “dragi” prijatelj, casca a pennello di ‘sti tempi… Naprej, insomma. Avanti tutta, con l’armata Brancaleone.
Un’idea, una, sulla viabilità che avesse un senso, in quattro anni. In principio fu la Bombi aperta alle auto col traffico in uscita, per attirare gli sloveni. Poi gli fai notare che se la apri in uscita, la usano quando son già qua. Ah… allora in entrata. Trentamila euro per lo studio, poi la gente si solleva e lui fa dietrofront, aspettando tempi migliori. Ora questo senso unico, che fa infuriare la città.
Di tangibile, in questi quattro anni, ci sono solo i danni. Di tutte le promesse, tantissime, ne avesse mantenuta una. Solo chiacchiere. Che amabilmente per un altro anno i soliti noti continueranno a fare. Andrea Picco
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