Ma che confusione c’è, sul mercato coperto? Gambero qua, gambero là, si fa, no non si fa, è un opportunità, mavalà, ci sono i soldi, sí no nì: ma che disperazione c’è, sul mercato coperto? Che disperazione nasce da una distrazione, era un gioco, non un fuoco, cantava Battisti. Si balla da vent’anni la stessa musica, dice il piccolo. Vent’anni di fallimenti, questo è il titolo, che sottintende che, se usciamo dal mercato e guardiamo verso il castello e pensiamo all’ascensore, chi ha governato in questi anni ha fallito su tutta la linea.
Ma prendiamo solo gli ultimi quattro e restiamo al mercato. Le zucchine che hanno pensato in questi quattro anni, hanno pensato a cosa farne? No, perché da quanto si è capito la camera di commercio ha progettato una cosa che il comune non aveva chiesto. Ziberna, nell’incontro di presentazione del progetto ad ottobre, aveva detto che il comune aveva chiesto i soldi alla camera di commercio per la ristrutturazione, ma la camera di commercio ha rilanciato con il mega progetto stile Eataly. Ora sappiamo che il mega progetto giace da marzo scorso nel cassetto dell’amministrazione.
È passato un anno, il 25% del tempo in cui è in carica, se ci aggiungete il tempo impiegato dagli architetti a farlo, il progetto, andiamo ben oltre il 35%. Oltretutto: che mandato avranno dato agli architetti, se ancora oggi non sanno cosa ci vogliono fare? Possibile che in tutto questo tempo non siano stati in grado di decidere, se ancora ieri Zorzenon ritira in ballo il Gambero Rosso, quindi il progetto che prevede la gestione del mercato in mano alla camera di commercio, quando il sindaco l’ha dato per morto in consiglio comunale dieci giorni fa?
È possibile che della “cessione di fatto” di un bene di tutti i cittadini come l’edificio del mercato coperto non si sia discusso nemmeno un minuto in consiglio comunale, nel corso di questi quattro anni? Ma soprattutto: ad oggi, che fine faranno le attività che al mercato lavorano? E ancora: con che soldi il comune ristrutturerà il mercato se, come sembra, non andrà in porto il progetto della camera di commercio? Non piangere salame dai capelli verderame, è solo un gioco. Andrea Picco
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