E’ stato presentato ieri a Campagnuzza una pubblicazione che racconta il lavoro nel quartiere del gruppo di Ricerca/Azione della cooperativa La Collina, portato avanti a partire dal 2019.
Grazie ad un finanziamento dell’Ater e il sostegno del CSM, il gruppo ha potuto svolgere un lavoro di portierato sociale nel nuovo insediamento di via S. Michele, dove vivono persone appartenenti a diversi paesi extraeuropei.
Il lavoro quotidiano delle operatrici è stato straordinario nell’accogliere le esigenze di queste famiglie e nell’integrarle con gli abitanti del rione. Il corso di italiano fatto con le donne straniere ci ha fatto conoscere persone con esperienze diverse, donne forti in grado di affrontare distacchi e inserimenti in un contesto nuovo con grande determinazione e curiosità per il paese in cui vivono.
L’azione delle operatrici ha reso le donne, i bambini, anche i vecchi abitanti protagonisti della scoperta di nuovi rapporti e anche di una nuova conoscenza del posto in cui viviamo. Siamo diventati più aperti, meno sospettosi e più accoglienti.
L’esperienza di uscire dal solito ruolo di fruitori dei servizi per diventare attori della comunità è stata davvero emozionante e si sono create amicizie, voglia di incontro, aspettative che sarebbe un delitto disperdere.
Dopo S. Anna, dove Ricerca/Azione era intervenuta, ora anche a Campagnuzza si è creata una comunità. Questa è la nuova frontiera della salute pubblica. Servizi di prossimità, aiuto reciproco, soluzione dei problemi, rapporto con le istituzioni competenti, fiducia in operatori che vediamo lavorare tutti i giorni in giro per le strade.
Ora si sono creati progetti nuovi e aspettative di proseguire le attività iniziate e interrotte dall’epidemia. Sarebbe veramente grave porre fine a questo percorso che ha suscitato tante emozioni positive. Anna Di Gianantonio
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