Il peggio di sé Rudy Rubaquorum lo dà a votazione chiusa, quando un presidente di una minoranza del consiglio gli dà la parola non si sa a che titolo.
Bestemmia peggio di Zotti, che aveva appena aggiunto un porco alla sua constatazione che con i voti di assenti e astenuti sarebbero andati tutti a casa.
No, non tira giù una Madonna, alla quale invece dovrebbe accendere un cero. Sproloquia sul nulla, “forte” di essere appoggiato da una minoranza che cinque giorni dopo si riconferma: 18 erano giovedì, 18 restano ieri, 19esimo è lui.
Un cero per tutte le “situazioni fortunate” che gli hanno consentito di arrivare fino a ieri e di portare a casa il bilancio. Gli ho ricordato come fu la prescrizione nel processo sugli appalti del Coni a permettergli di candidarsi a sindaco, prescrizione avvenuta a ridosso del termine ultimo per la candidatura. E se lì bastava che la regione avesse deciso di votare ad aprile anziché a giugno e non avremmo avuto Ziberna come sindaco, oggi è un’altra finestra per le elezioni, quella di ottobre/novembre per le amministrative rimandate per il covid, a salvare la sua poltrona.
Non ci fosse stata, sarebbe a casa. Resta il dato politico: per due volte il bilancio di previsione della sua amministrazione, l’atto politico più importante, non viene approvato dalla maggioranza dei consiglieri.
Di più: solo con il quorum abbassato a 14 Ziberna può fare approvare il bilancio, perché adesso non ha nemmeno la forza di mantenere il numero legale a 21.
Ziberna e suoi tacciono per tutto il tempo, incassano senza fiatare tutte le legnate che la nuova maggioranza in consiglio riserva loro. Si parte con il presidente del consiglio incappa in una serie di svarioni, la neo segretaria a ruota anche, ma le concediamo l’emozione del debutto.
Arriverà quando non ci sarà più tempo per andare a votare a ottobre: a scongiurare questo e non alla città è servito il voto di ieri. Andrea Picco
Dimissioni è la parola più gettonata, ma aspettarsi un gesto di dignità politica da parte sua è pura utopia. Passa il bilancio, passa la paura. Passa anche Ziberna, perché la mozione di sfiducia è dietro l’angolo.
Per dimettersi ci vuole dignità. E ho detto tutto.!!
Leggo dall’albergo brunico http://www.windschar.com/it