Chiunque può volere bene a una città, a un luogo anche se non vi è nato e non vi è cresciuto, ma sicuramente chi vuole governarlo non può non conoscerlo e non viverlo, nel bene e nel male.
In occasione della terza passeggiata di Noi Una Lista Unica, organizzata a Straccis grazie al Comitato di quartiere, ancora una volta è emersa l’esigenza dei cittadini di parlare e di condividere il loro sapere e quello di essere ascoltati, in primis dall’amministrazione.
Quando si parla di iniziative organizzate dai cittadini, riuniti in associazioni o comitati, si usa l’odiosa espressione “dal basso”. Basso rispetto a cosa? All’alto di chi cala decisioni, nomi, soluzioni senza buttare l’occhio al territorio? Questa è l’unica accezione che accolgo, preferendo di gran lunga quella “sul campo”.
Ecco, i cittadini quando impiegano le proprie energie per proporre qualcosa che fa bene alla collettività sono attori sul campo, un campo a cui vogliono bene, che conoscono alla perfezione e che per esso si spendono.
Si veda Straccis appunto o Sant’Andrea, veri modelli da studiare e copiare. I consigli circoscrizionali ormai non esistono più da molti anni e ora è inutile discutere se abolirli sia stato un bene o un male. Di sicuro i quartieri cosiddetti periferici non ricevono l’attenzione che meriterebbero ma questo ha spinto gli abitanti a spendersi ancora di più e a creare delle vere e proprie comunità che per una buona amministrazione comunale dovrebbero essere un braccio destro e non serbatoi in cui attingere voti al bisogno.
Grazie a Noi Una Lista Unica e grazie al Comitato di quartiere Straccis oggi molte persone hanno conosciuto un pezzo molto importante della storia goriziana. Eleonora Sartori
Rispondi