Ziberna è talmente in sella della sua maggioranza, che non riesce neanche a tenere 20 consiglieri svegli per dire presente durante il consiglio comunale.
Cade il numero legale verso mezzanotte e quaranta: di ventiquattro che ne aveva, i consiglieri di maggioranza presenti sono diciassette, più il sindaco fa diciotto, aggiungeteci due dell’opposizione e fa venti, il numero legale è come sempre a ventuno e non c’è.
Seguono: tentativi goffi per chiedere a Zotti di dire presente, niente; un imbarazzante “Traini ma allora lei è presente” dell’ancor più imbarazzante segretario comunale, una specie di ultrà che da qualche mese si prodiga in soccorso della maggioranza, a cui Traini risponde mi metta presente e vado in procura; i soliti stracci tra chi se la prende con Zotti per far finta che manchi solo lui all’appello della scalcinata truppa che stancamente riscalda ‘sto brodo di fine quinquennio ziberniano; manca solo la scritta sullo schermo That’s all, folks che chiuderebbe degnamente quel cartone animato che sono i consigli comunali on line.
Tutti a nanna, politica compresa, ma non si può dire tutti a casa, perché a casa siamo già, da un anno e mezzo. La maggioranza poi, è un vago ricordo di quando ancora si andava in aula, solo che on line, ognuno nella sua gabbietta, si vede di meno che oltre i diciotto non vanno.
Anche ieri sera: delibera sul bilancio consolidato delle partecipate, diciotto favorevoli. Quando non ce la fai neanche a far tenere il numero legale da casa, che basta che i tuoi dicano presente e poi vista l’ora possono anche tornare a letto, vuol dire che conti meno di zero.
Ti schifano, si direbbe per rendere bene l’idea. Immagino le telefonate e i messaggi su whatsapp per convincere qualcuno a dir presente, a pietire l’ennesimo sforzo per evitare la figuraccia da due di bastoni con briscola a coppe, off nei gusti dei tuoi, a cui neanche magnar e bever interessa più se la tavola è vuota, meglio dormire. Andrea Picco
Rispondi