Adesso che la “sperimentazione” è finita, buona norma sarebbe spiegare i risultati in base a quali si prende la decisione di ritornare al doppio senso in corso Italia. Quali erano i parametri oggetto della sperimentazione? Perché non penso che facebook, ossia proviamo e vediamo quanti mi piace otteniamo, possa essere il parametro oggettivo alla base dell’idea del senso unico e della conseguente bocciatura.
Ergo: in base a cosa si è valutata la bontà o meno della sperimentazione? C’è un parametro, uno, misurabile e confrontabile con la situazione precedente che è stato osservato in questi mesi e ha prodotto dati che giustifichino il ritorno al passato?
Quando si parla di sperimentazione, si parla di questo: ipotesi, risultati attesi, analisi dei dati prima durante e dopo. C’è stato tutto questo? Lo chiedo perché non è che Ziberna e la sua giunta hanno rinunciato a centomila euro di spritz per mettere di tasca loro i soldi per la “sperimentazione”, li ha messi la collettività.
In base a cosa, quindi, ha usato i nostri soldi in questo modo? In base a cosa ha deciso che tutto torna come prima? La campagna elettorale di Ziberna è a carico della collettività? Per sapere, che ci prepariamo ad altre “sperimentazioni”.
Continua a sostenere che dall’inizio la trovata del senso unico aveva carattere sperimentale. Dimostri dati alla mano che è stato un fallimento. Oppure dica la verità: non c’è nessun dato perché non c’era nessuna sperimentazione.
È solo incapace, e spera così di non perdere voti, che i goriziani si dimentichino. Dimostrando ancora una volta la sua pochezza politica. Non serviva. Andrea Picco
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