L’aggressione di ieri alla CGIL è un atto vergognoso che dimostra come i fascisti stiano strumentalizzando le paure e le incertezze dei green pass. Da anni il dibattito sul fascismo si è incentrato sulla stucchevole domanda se è possibile che esso ritorni in Italia. Il fatto è che non se n’è mai andato. Dal dopoguerra i fascisti si sono incistati nelle istituzioni italiane, non sono stati puniti per i crimini di guerra e sono stati fatti scappare all’estero e dal 1946 con Giorgio Almirante, redattore de “La difesa della razza” e uomo di potere nella Repubblica Sociale Italiana, hanno costituito il Movimento Sociale Italiano, la cui fiamma tricolore è alla base del simbolo del partito della Meloni.
Casapound ha occupato un edificio nel centro di Roma per anni, Forza Nuova sfila indisturbata, le denunce fatte in tante città d’Italia, compresa Gorizia, contro il saluto romano e le celebrazioni della Decima mas sono stati derubricate come goliardate.
Forze politiche che siedono in parlamento chiedono i voti fascisti e ne mutuano le idee razziste e discriminatorie. Dunque un brutto clima, reso evidente dall’astensione elettorale: la gente non si fida dei partiti e non crede nelle istituzioni. La crisi profonda della democrazia è sotto gli occhi di tutti. Anna Di Gianantonio
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