Tanti auguri

Ci manca solo il Rudy bis. A proposito: auguri per i 60 anni, ma non ce ne vorrà se l’altro augurio sia che l’anno prossimo si chiuda la sua esperienza fallimentare da primo cittadino. Pensare ad altri  cinque anni così, mette i brividi.

La sua ricandidatura è la notizia migliore per chi si è opposto alla sua amministrazione: ci dice che a destra hanno finito lo champagne, e non c’è niente di meglio del bollito da mettere in tavola. C’è tanto da fare, dice lui, anche perché oltre a discreti danni sparsi altro non ha fatto in questi cinque anni la sua amministrazione.

È un’ottima notizia, quindi, la sua candidatura, anche perché chiunque lo sfiderà lo conosce, e la città ha già sperimentato per cinque anni la marea di balle che ha dovuto raccontare per stare in piedi, unita ad un quinquennio di black Friday a favore di Cormons e Monfalcone, del quale siamo ormai frazione. Lontano, il miraggio del 2025 invocato da Pettarin come anno di svolta per la città, anche se l’assenza di un “ apprendo con gioia la notizia che Rudy ha sciolto le riserve” nell’incipit della sua nota di ieri sul piccolo fa capire che i due difficilmente saranno sullo stesso carro, più probabile che l’onorevole salti su quello di Maran, fermo ai box in attesa delle decisioni del PD. Ziberna, che aldilà della narrazione agiografica cinque anni fa pareggiò al primo turno – prese il 49,9% – arriverà all’appuntamento con un quarto della maggioranza di allora che l’ha mollato per strada, con cinque anni di tensioni sul groppone che lo hanno segnato di brutto, con la città allo sfascio, senza Romoli e senza la sua eredità, senza santi in paradiso a Trieste.

Per un attimo, confesso che ho temuto non si ricandidasse. Per fortuna, invece, sarà della partita: meglio di così non poteva andare. Adesso bisogna vincere. Andrea Picco