In attesa di vederlo in canottiera a mietere il grano, il sindaco operaio ha preso pala e picòn l’altro giorno per contribuire alla realizzazione della nuova ciclabile con la sola capacità che ha, quella di demolire.
Intanto ne ha appena eliminata una, incensando la mobilità sostenibile, con un referendum in ballo che avrebbe almeno suggerito prudenza, per non dover rispendere i soldi in caso di vittoria dei sì.
Ma il nostro spende, e si prepara alla campagna elettorale forte del fatto che non verrà sfiduciato dal consiglio comunale, viste le dichiarazioni degli esponenti della Slovenska Skupnost, secondo i quali ha fatto anche cose buone e una mozione sarebbe divisiva per cui non la voterebbero, tenendo però a precisare che loro sono nel centrosinistra.
È il segno dei tempi, in cui non è il caso nemmeno di essere divisi dalla destra, figuriamoci dal centrodestra. Non capisco perché quindi non candidare anche nel centrosinistra Ziberna. È un’ottima candidatura: pesca i voti a destra che il centrosinistra tanto desidera, è di alto spessore, è amico dell’amico Klemen, ha fatto tantissimo per l’Isontino, soprattutto per Monfalcone e Cormons.
Perché cercare una candidatura divisiva, quando puoi lasciar lavorare il sindaco operaio? Solo in campagna elettorale deve inaugurare l’ascensore a pedali, il bastione sfiorito, il teatro Tenta, il centralissimo central park di Nevjorc e la centralina Isonzo beach, l’aeroporto per la terza volta con le sue centinaia di posti di lavoro, il parcheggio multipiano terra perché costa troppo in via Manzoni, il mercato coperto scoperto e scoperto coperto, villa Louise ribattezzata Louisville perché aò semo ammerigani, il centro commerciale diffuso fino al Tiare, il carcere universitario europeo, e altrettante opere già fatte come queste, vedasi l’agiografia appena recapitata ai cittadini.
Lasciamolo lavorare, quindi, non disturbiamolo, non è il momento di essere divisivi. Grazie Rudy, ampak tudi hvala, che ci hai risolto il problema di vincere. Con te, vinciamo tutti. Un assessorato a testa e il pnrr – che non è l’onomatopea di una flatulenza, ma è quello di cui tutti temono di perdere la fetta che gli spetta – finisce nelle saccocce giuste. Le solite, da 15, 30, 60 anni a questa parte. Andrea Picco
Leggo dall’hotel nova ponente con spa http://www.hotelcristal.com