Da troppi anni una consistente parte delle celebrazioni del Giorno del Ricordo ha assunto un carattere divisivo, all’insegna del nazionalismo, di nostalgie irredentistiche e persino della riabilitazione del fascismo storico.
L’ANPI e la ZZB-NOB (l’Associazione dei partigiani sloveni) intendono avviare un percorso che tenda a disinnescare queste dinamiche negative che stanno portando in alcuni casi ad anteporre l’interesse politico alla corretta lettura della storia, addirittura negando la legittimità della ricerca e dell’approfondimento.
Un documento prezioso su quel drammatico periodo e più in generale sul rapporto storicamente determinatosi fra gli italiani e gli sloveni in un ampio arco di tempo è costituito dalla relazione della Commissione mista storico-culturale italo-slovena, istituita nel 1993 dai Ministri degli Esteri dei due Paesi. Essa era costituita da autorevolissime personalità della cultura italiane e slovene.
La relazione conclusiva fu approvata all’unanimità e consegnata ai rispettivi Ministri degli Esteri solo nel luglio del 2000. Per otto mesi, nonostante varie sollecitazioni e il voto unanime della Camera, non fu resa pubblica. Il testo integrale fu reso noto dal Ministero degli Esteri solo il 4 aprile del 2001 e non ebbe alcun significativo riscontro mediatico.
Tale documento costituisce un punto di approdo, ragionevole e meditato, che mette a fuoco l’insieme delle responsabilità e costituisce un atto ufficiale e condiviso dai due Stati. Ancora oggi, le sue conclusioni costituiscono un imprescindibile riferimento per tutti gli studiosi.
Con l’iniziativa del 5 febbraio ripartiamo proprio da questo documento per svelenire il clima in cui si svolgono diverse celebrazioni del Giorno del Ricordo, proporre un condiviso criterio di obiettività nella lettura di quegli accadimenti, manifestare il necessario rispetto e la dovuta attenzione ai drammi vissuti dai due popoli, con l’augurio che il documento della Commissione italo-slovena abbia finalmente una larghissima diffusione, come mai accaduto nel passato in Italia, a fronte invece di un’ampia divulgazione avvenuta in Slovenia.
#memoriaattiva
testo tratto da: https://www.facebook.com/51135152902/posts/10158830044517903/
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