Il Paese sta attraversando un momento molto difficile e complesso: la pandemia da Covid nella sue varianti, la difficile ripresa economica dopo due anni di brusca frenata, una situazione politica in costante equilibrio con le forze della destra sempre pronte a speculazioni di bassa Lega anche a scapito del bene collettivo, pur di avere un punto in più nei quotidiani sondaggi.
Per non parlare poi degli obiettivi da raggiungere per ottenere materialmente le risorse destinate all’Italia dall’Europa e tradotte nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Uno scenario da far tremare i polsi al quale si aggiunge la scadenza del settennato di Mattarella e della vicina elezione del nuovo capo dello Stato.
E di cosa stanno discutendo i partiti: dell’autocandidatura a Presidente della Repubblica di Sivio Berlusconi.
Noi pensiamo che in altri paesi il problema si sarebbe risolto in un attimo, anzi non si sarebbe posto neppure.
Qui no, da settimane la politica verte attorno a questo, a Berlusconi Presidente o meno della Repubblica Italiana.
Sembra che la vicenda delle frequenze televisive private, non sia mai esistita; che la tessera 1816 della Loggia P2, che i stallieri mafiosi della Villa di Arcore, che Marcello Dell’Utri, che le olgettine, che i Bunga bunga, che le nipoti di Mubarak, che le igieniste dentali, che All Iberian 1 e 2 (finanziamenti illeciti ai partiti e falso in bilancio), che il lodo Mondadori, conti off shore, ecc… non siano mai esistiti.
Pensiamo che di questo sì si debba parlare, che questo vada ricordato a un Paese che troppo spesso e troppo velocemente dimentica.
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